Cronaca

Giro internazionale di false fatture, arresti e sequestro milionario

Supera i 2,3 milioni di euro il valore dei beni sequestrati dalla Finanza nell'indagine che ha individuato in Toscana la base delle operazioni

Un giro vorticoso di false fatture e decine di società inesistenti o inattive coinvolte in Toscana, in Italia e all'estero tra Francia, Belgio, Ungheria ed Austria: è quanto ha scoperto la guardia di finanza della compagnia di Cecina che stamani ha eseguito due arresti su provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari di Pistoia e sequestro preventivo di beni per oltre 2,3 milioni di euro. Gli arrestati sono stati collocati ai domiciliari.

La indagini delle Fiamme Gialle sono andate avanti tra il 2020 e il 2022, e hanno svelato il meccanismo fondato sulle società inesistenti o inattive che servivano a emettere documenti contabili mendaci. In questo modo sarebbero state evase Iva e Ires per oltre 2,3 milioni di euro in cinque anni. Proprio quella cifra è stata adesso posta sotto sequestro preventivo.

Molte le perquisizioni effettuate nel tempo, che hanno portato a trovare timbri e documenti falsi di società, utilizzati per attestare trasporti di merci in realtà mai avvenuti, riguardanti ingenti fittizie compravendite di merci.

I due arrestati sono ritenuti responsabili di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.