I primi accertamenti avrebbero escluso che il 17enne si sia tolto la vita: come riferisce l'agenzia Ansa, nella camera d'albergo dove Elia Barbetti alloggiava con altre tre studentii, la polizia ha trovato alcune dosi di marijuana. Gli stessi compagni di stanza, interrogati in questura, hanno raccontato che, durante la notte, hanno bevuto e fumato un paio di spinelli insieme a Elia. Poi tutti sono andati a letto, con le tapparelle delle finestre abbassate.
Nelle ore successive, nessuno dei tre studenti ha sentito rumori particolari ma, quando al mattino sono stati svegliati dalla polizia che bussava alla porta della stanza, la finestra era aperta ed Elia non c'era più.
Sempre l'Ansa spiega che il corpo del giovane è stato ritrovato alle 5.40 in un cortile, a 4 metri di distanza dalla parete dell'hotel, oltre un muro che separa la proprietà dell'albergo dalla sede di una società di vigilanza privata. Durante la caduta, avvenuta intorno alle 3, il ragazzo ha sbattuto contro il muro divisorio e poi si è schiantato a terra.
L'ipotesi della caduta accidentale dalla finestra sarebbe confermata anche dalla distanza fra il muro del palazzo e il punto in cui è stato ritrovato il cadavere: Elia era alto 1.80 mentre la finestra si trova a un metro e 9 centimenti dal pavimento della camera. Misure compatibili con la ricostruzione dell'incidente: il ragazzo durante la notte ha un malore, apre la finestra per respirare un po' d'aria, si sporge e cade giù.
Le indagini sulla tragedia sono coordinate dal pm Piero Basilone.