Cronaca

Come Diabolik ed Eva, razzie col comando apri auto

Un dispositivo elettronico, questo il trucco che sarebbe stato adoperato da una coppia sospettata di avere messo a segno una serie di furti sulle auto

L'elevato numero di segnalazioni di furti messi a segno sulle auto in sosta ha creato un caso nella provincia di Livorno dove i carabinieri hanno avviato indagini mirate che hanno portato gli inquirenti a sospettare una coppia.

I due, uomo e donna 40enni residenti nella zona di Rosignano, sono accusati di furto aggravato e continuato in concorso per 8 furti su autovettura e di ricettazione riconducibile ad ulteriori 7 furti avvenuti sempre nella stessa zona.

Sono diversi gli episodi che sono stati raccontati anche sui social. Così i militari di Rosignano Solvay hanno avviato approfondite indagini per alcuni dei furti avvenuti all’interno di autovetture in sosta raccogliendo indizi che hanno portato alla denuncia in stato di libertà di una coppia di livornesi.

I furti commessi tra i mesi di Luglio e Ottobre, otto solo nella frazione di Solvay, sarebbero stati tutti portati a termine con lo stesso modus operandi: mediante l’utilizzo di un dispositivo elettronico utilizzato per aprire le autovetture e impossessarsi di tutto ciò che di valore era presente all’interno.

A quanto si apprende parte della refurtiva sarebbe stata recuperata ed i militari hanno fatto sapere che verrà restituita ai legittimi proprietari.