L'uomo si era introdotto all'interno di una centralina dell'acqua potabile di proprietà del gestore idrico Asa, tra alla statale Aurelia e l'Arnaccio, nei pressi di Livorno. Una volta dentro, servendosi di coltelli e forbici, poi rinvenuti e sequestrati dai carabinieri, ha tagliato i cavi elettrici in rame e, una volta separati dalla guaina isolante, li ha accatastati all'esterno per poi portarli via. Per un totale di circa 20 chili.
Ma il trentaseienne di Rosignano Marittimo è stato notato da alcuni dipendenti dell'azienda che hanno immediatamente avvisato i carabinieri. I militari, subito intervenuti sul posto, sono riusciti a bloccare il ladro e a recuperare l'intera . La scena, però, è stata notata da alcuni dipendenti della ditta che hanno avvisato i carabinieri, che alla fine hanno bloccato l’uomo e recuperato la refurtiva. L'uomo per il tentato furto è stato arrestato e ora si trova ai domiciliari.
Il danno economico si aggirerebbe intorno ai 2mila euro, ma soprattutto il tentato furto ha rischiato di causare l’interruzione totale dell’erogazione di acqua potabile in tutta la zona.