Attualità

Si navigherà veloce: in arrivo la banda larga

I Comuni coinvolti: Capraia Isola, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Livorno, Piombino, RioMarina, Rosignano Marittimo, Sassetta e Suvereto

Mille chilometri di fibra ottica saranno posati in Toscana entro ottobre, ma serviranno solo duecento chilometri di scavi, con impatto ridotto: un solco largo appena dieci centimetri e profondo quaranta. Il cavo attraverserà 1251 località e frazioni di 190 diversi Comuni, fra cui quelli dCapraia Isola, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Livorno, Piombino, RioMarina, Rosignano Marittimo, Sassetta, Suvereto.
Il cavo si aggiungerà ai duemila che già esistono e grazie a nuove centraline e armadietti stradali porterà la banda larga in quasi tutte le case. Non si fermerà alla centrale ma sarà attivato il servizio, cosa che in passato non sempre è successo. Lo farà il gestore. Risultato: si potrà navigare almeno a 20 Mbps e, nella metà dei casi, si sarà già pronti per i 30 Mbps. Per il 99,7 per cento della popolazione toscana.

In Provincia di Livorno, la banda larga arriverà anche all'isola di Capraia, a Rosignano, in alcune case sparse dove oggi non c'è a Castagneto Carducci, Rio Marina, Piombino; nelle frazioni di Populonia (Piombino), Nibbiaia (Rosignano) e Prata (Suvereto); inoltre a Sassetta (Case sparse, Fornaci, Valcanina).

I lavori, che saranno completati entro il 31 ottobre, potranno essere seguiti sulla piattaforma OpenToscana, in forma georeferenziata, con un aggiornamento in tempo reale dell'andamento e la possibilità, oltre che di controllare, di poter commentare ed interloquire da parte di tutti.

Il piano per abbattere digital divide e connessioni lente sta dietro all'ultimo bando di gara indetto da Regione e Ministero per lo sviluppo economico e che ha vinto Telecom Italia. Il bando, emesso dal Mise attraverso Infratel Italia, la società pubblica del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il "Piano Nazionale Banda Larga Italia" approvato dalla Commissione europea, prevede un investimento complessivo di 33,8 milioni di euro. La metà ce lo mette il pubblico: 17,3 milioni (7,4 della Regione), il resto (16,5 milioni) è finanziato da Telecom Italia.

"In questi anni – ricorda l'assessore alla presidenza ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – abbiamo investito molto: 70 milioni, 30 per portare la fibra ottica e altri 40 per la banda larga. L'abbiamo fatto sulle infrastrutture e per ridurre il digital divide. Ora ci manca l'ultimo miglio e l'ultima spallata per abbattere una volta per tutti il digital divide".

Se ad oggi in Toscana le aree urbane sono coperte quasi al 100 per cento da un'adeguata connessione a banda larga ed in alcuni casi con velocità di connessione fino a 20 Mbit/s, in molte aree a scarsa densità abitativa, specialmente quelle rurali e marginali, le reti a banda larga non sono presenti oppure l'infrastruttura è insufficiente a garantire un livello accettabile e uniforme di copertura. Questo perché i fornitori dei servizi di rete non ritengono redditizio investire.