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Se il presidente Usa si vota a Bibbona

Nel 2004 e nel 2008 le votazioni per le elezioni americane si sono tenute anche alla California. Da quell'esperienza è nato un documentario

Obama e Trump

"Visto che il presidente degli Stati Uniti d’America prende decisioni che influenzano tutto il resto del mondo, perché non dovremmo votarlo anche noi?" Da questa semplice domanda sono nate le prime elezioni americane per non americani, che si sono svolte nel 2004 e nel 2008 alla California, frazione di Bibbona, un evento che ha portato al voto migliaia di cittadini italiani: tra i personaggi pubblici che si sono recati personalmente a La California per imbucare la propria scheda nell’urna Beppe Grillo e Oliviero Toscani. 

Da quell’esperienza è nato il film di Michele Cogo e Francesco Merini intitolato Il Presidente del Mondo e che sarà proiettato alle 21 di sabato 26 novembre al Teatro La Palestra di Bibbona. 

Un documentario di 50 minuti, con un taglio comico e divertente, in cui il protagonista è Stefano Marmugi, l’allora assessore alla cultura della California e di Bibbona, coinvolto in prima persona in una vera e propria campagna elettorale, dove accanto ai candidati ufficiali americani, si sono confrontati anche aspiranti presidenti locali con proposte politiche alternative. 

“Un’occasione per riflettere su tematiche sempre attuali utilizzando un punto di vista ironico e critico. Invito tutti i cittadini – ha commentato il sindaco, Massimo Fedeli - a partecipare alla proiezione del film per condividere un’esperienza che ci accomuna e che ha vede come protagonista principale il Comune di Bibbona”. 

I cittadini della California, attori per caso di questa propaganda elettorale americana, hanno anche tentato di coinvolgere altre città omonime sparse in tutto al mondo, alla ricerca di voti. Finale a sorpresa, con la consegna delle schede al Console americano a Firenze. Presentato in prima assoluta al Festival Visioni dal Mondo a Milano, è un film documentario che, pur nell’apparente leggerezza della forma e della storia raccontata, vuole scherzare sul serio, con l’intento di riflettere sulla politica-spettacolo dei nostri tempi e su cosa significa essere cittadini oggi, in un mondo globalizzato.