Attualità

Vietato il lancio dei palloncini, ecco l'ordinanza

Al divieto di accensione delle lanterne volanti si aggiunge quello del lancio di massa dei palloncini che una volta dispersi inquinano l'ambiente

Decine e decine di palloncini lasciati volare dopo una festa di compleanno, un matrimonio, una laurea? Nastri colorati che si muovono in aria mossi dal vento? No, grazie. Da ora in poi certi gesti non si potranno più fare. Si potrà perdonare solo qualche bambino disattento che, solitario, si lascia scappare di mano il suo palloncino.

La volontà dell’attuale Amministrazione civica di Rosignano Marittimo, come hanno già fatto altri Comuni italiani, è quella di - come si legge nell'ordinanza - "voler perseguire ed incrementare ogni azione, anche preventiva volta a tutelare e salvaguardare il patrimonio ambientale e faunistico e promuovere ogni attività di conservazione del territorio”. 

Vietato dunque accedere lanterne volanti riscaldate da fiamma viva, vietato rilasciare volontariamente nell’ambiente palloncini, anche se biodegradabili, nastri colorati o altri dispositivi aerostatici idonei a disperdersi in aria senza controllo, ricadendo sotto forma di rifiuto sul territorio e sul mare.

Il sindaco Marabotti fa quindi riferimento ad alcuni studi effettuati a livello internazionale che hanno dimostrato le conseguenze dannose dei frammenti dei palloncini e dei nastri che li trattengono quando vengono abbandonati nell’ambiente. 

“A causa dell’inquinamento - è scritto nell’atto firmato dal primo cittadino di Rosignano - e del pericolo che i palloncini pongono alla vita marina, molti Stati ne hanno vietato i lanci massivi. Accade anche da noi - come accennato - per festeggiare sia eventi pubblici che privati. Non facciamolo più, dice il sindaco, perché i frammenti di palloncini abbandonati spesso finiscono per essere ingeriti dagli animali marini e da diverse specie di uccelli, causandone irrimediabilmente la morte”.

Chi non osserverà quanto stabilito dall’ordinanza, potrà essere sottoposto a sanzione amministrativa pecuniaria da da 25 a 500 euro.