Politica

Solvay, no alla mozione per la riconversione green

Il documento era stato proposto dal Movimento 5 Stelle in Regione. Dal Pd la proposta di un tavolo tecnico per approfondire il tema

Una mozione sulla riconversione green dell’impianto industriale Solvay a Rosignano marittimo (Livorno) è stata respinta dal Consiglio regionale. L’atto, presentato da Silvia Noferi (M5S) ha infatti ricevuto il voto favorevole di M5S e di FdI, mentre tutti gli altri gruppi hanno votato contro e non è dunque stato approvato.

Noferi chiedeva l’impegno della Giunta a farsi promotore presso il nuovo ministero alla Transizione ecologica di un’accelerazione della riconversione dello stabilimento Solvay, in modo che “non vengano più depauperate le risorse naturali del territorio, sale e acqua dolce, grazie, per esempio, alla realizzazione di un dissalatore”; “vengano totalmente eliminati i conferimenti delle sostanze di rifiuto direttamente in mare, senza alcun trattamento, mediante la costruzione di idonei sistemi di depurazione”; “l’azienda sia costretta a proprie spese alla bonifica e al ripristino dei luoghi che hanno subito azioni di inquinamento”; “Il personale dipendente possa essere impiegato anche nelle operazioni di bonifica dell’area interessata e venga così sottratto al ricatto occupazionale”.

Marco Landi (Lega) ha proposto un emendamento “per dare un respiro un po’ più ampio all’atto” e, dopo il diniego di Noferi ad accoglierlo, ha annunciato voto contrario. Gianni Anselmi (Pd) ha commentato che “la modernizzazione ecologica dei presidi industriali della nostra Regione è una sfida della contemporaneità, che non può essere affrontata con spirito iconoclasta ma con il meglio della tecnologia attuale; altrimenti si rischia di distruggere un patrimonio occupazionale prezioso”. Ha quindi proposto l’apertura di un tavolo tecnico e ha annunciato voto contrario. Francesco Torselli (FdI) ha annunciato voto favorevole.“Quando la politica non vuole risolvere un problema propone un tavolo”, ha commentato.