Sanità da cambiare e secondo il sindaco del Comune di Rosignano Marittimo Claudio Marabotti nei prossimi mesi bisognerà mettersi al lavoro per cercare di dare una svolta. "La Legge Regionale 40/2015, che ha istituito le cosiddette mega-ASL - ha fotto notare il sindaco Marabotti - si è rivelata uno strumento inadeguato per la gestione dei servizi sanitari in Toscana. L’idea di accorpare e centralizzare le strutture con l’obiettivo di sfruttare economie di scala ha prodotto, al contrario, un effetto opposto: diseconomie di scala, inefficienze e un progressivo allontanamento dei servizi dai cittadini".
“Prendiamo il caso della Asl Nordovest che si estende da Pontremoli, ai confini con la Liguria, fino a Portoferraio, sull’Isola d’Elba. Il percorso di omogeneizzazione dei processi - ha spiegato il sindaco Marabotti - ha richiesto anni e dispendio di enormi energie e risorse senza apportare alcun miglioramento dell’efficienza. Al contrario, l’organizzazione è diventata ridondante e pletorica. La gestione dell’informatizzazione, in particolare, ha rappresentato un elemento di ulteriore criticità: la scelta miope e dilettantesca di adottare strumenti informatici incapaci di comunicare tra loro ha aumentato il carico burocratico del personale sanitario, sottraendo tempo e risorse alla cura dei pazienti”.
A proposito delle Valli Etrusche, "il progetto dell’ospedale unico, intelligente e condivisibile nelle premesse, sta fallendo per la difficoltà ad attrarre personale qualificato. Le strutture locali, prive di appeal professionale, non riescono a convincere giovani medici e specialisti a investire la loro carriera in questi presidi. È arrivato il momento di cambiare paradigma: occorre un ‘ritorno alle origini’, con strutture organizzative più agili, capaci di monitorare gli indicatori di efficienza e di rispondere in modo diretto e tempestivo ai bisogni dei cittadini. Per le Valli Etrusche questo significa, prima di tutto, rafforzare l’ospedale unico con servizi qualificati e realmente operativi”.
Per quanto riguarda la rete per la cura dell'infarto miocardico acuto, "l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana ha certificato la sua totale inefficienza nella zona delle Valli Etrusche, con percentuali bassissime di soggetti trattati in modo conforme alle linee guida internazionali. - ha aggiunto Marabotti - Considerando il triangolo che ha come vertici Volterra, Rosignano e Piombino, si ha un territorio che conta oltre 150.000 abitanti stanziali e che durante l’estate arriva a superare un milione di presenze. E’ intollerabile che in questa area non si disponga di una sala di emodinamica, servizio che può fare la differenza tra la vita e la morte per chi viene colpito da un infarto. Una visione moderna della sanità regionale deve puntare su una razionalizzazione intelligente delle aree ad alta complessità: Pisa e Livorno vanno considerate come un’unica area metropolitana, evitando duplicazioni di servizi a distanza di pochi chilometri. È illogico, ad esempio, avere due neurochirurgie a 15 chilometri di distanza, così come doppioni in chirurgia vascolare e toracica e soprattutto una pletora di sale di emodinamica, di cui tre tra Livorno e Pisa, e poi nessuna fino a Grosseto, un corridoio costiero lungo 130 chilometri totalmente sguarnito”.
Insomma, per il sindaco di Rosignano serve uno sforzo innovativo, concreto e coraggioso per valorizzare l’ospedale unico dell’ospedale Valli Etrusche, garantire servizi realmente accessibili e costruire un modello sanitario che metta al centro i bisogni delle persone.