Attualità

"Riaccese luci su depotenziamento ospedale unico"

Il sindaco Marabotti ha condiviso il passo della collega Burgalassi. "Da tempo chiediamo incontro per trovare soluzioni"

Nei giorni scorsi la sindaca di Cecina Lia Burgalassi ha fatto un appello riguardo all’ospedale unico Cecina - Piombino. La sindaca ha chiesto di riconvocare i sindaci con l’Asl e la Regione per rimettersi tutti seduti attorno ad un tavolo e riaprire il confronto, anche in vista dell’imminente avvio della stagione estiva nel corso della quale la popolazione dell’area aumenta con la presenza dei turisti. Fissata dunque la conferenza dei sindaci per il 22 Aprile.

Il sindaco del Comune di Rosignano Marittimo Claudio Marabotti è tornato sulla questione sanità.

“La sindaca di Cecina ha avuto il merito di riaccendere le luci su uno dei problemi principali del nostro territorio: il depotenziamento dell’ospedale unico delle Valli Etrusche. - ha commentato - E’ un tema che, come dimostrano precedenti interventi sulla stampa da parte mia e quello recente di Lia Burgalassi, non è stato assolutamente abbandonato dai sindaci. Abbiamo richiesto da tempo un appuntamento con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e con l’assessore Simone Bezzini non per definire i problemi, che ormai sono noti a tutti, ma per trovare delle soluzioni". 

"L’ospedale unico ha bisogno di qualità nei servizi erogati, che funga da attrattiva per gli specialisti giovani, e in questo l’attivazione piena di un’attività di elettrofisiologia di alto livello, ben lontana dall’essere realizzata, potrebbe essere preziosa. - ha proseguito - Deve poi garantire un livello di prestazioni in emergenza (penso alla rete STEMI gravemente inefficiente in tutto il territorio che comprende l’Alta e la Bassa val di Cecina oltre alla val di Cornia) degno di un territorio che ha 150mila abitanti stabili che decuplicano durante i mesi estivi. Ha infine bisogno di un’integrazione efficiente con il territorio, per evitare il sovraffollamento dei reparti di pronto soccorso da parte di cittadini con urgenze minori che non trovano altra risposta. Restiamo in fiduciosa attesa dell’inizio di questo percorso che i cittadini della nostra area attendono da troppo tempo, in particolare quelli di Rosignano, che ormai più di 20 anni fa accettarono la riduzione dei servizi sanitari territoriali locali in previsione di un potenziamento futuro che non è mai stato garantito”, ha concluso.