Attualità

Rete infarto, il sindaco medico a disposizione

Il sindaco Marabotti si è detto disponibile a collaborare all’analisi delle criticità che intralciano il buon funzionamento della Rete Stemi

Il sindaco di Rosignano Marittimo Claudio Marabotti torna sulla questione della rete infarto e da medico specializzato in cardiologia tiene a puntualizzare alcuni aspetti della rete che riguarda il trattamento dell’infarto miocardico acuto.

Il territorio di riferimento è quello complessivo delle Valli Etrusche, nel quale è collocato anche il Comune di Rosignano. 

“Ho detto in questi giorni alla dottoressa Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Asl Nord Ovest che sono a disposizione, avendo la doppia veste di sindaco ma anche di politico con competenze per affrontare la problematica, per collaborare all’analisi delle criticità che continuano a intralciare il buon funzionamento della Rete Stemi, il cui avvio risale a 15 anni fa. - ha spiegato Marabotti - Una Rete che già allora aveva delle problematiche, che andavano individuate e superate prima ancora che entrasse in funzione, cosa che invece non venne fatta. Personalmente, già come medico dipendente dell’Asl, a partire dal 2011 avevo più vuole interloquito sulla questione”.

Di recente è stato avviato un nuovo percorso di verifica. E a questo fa riferimento Marabotti: “Sarebbe una perdita di tempo - ha proseguito il sindaco - fare una nuova statistica con dei dati che poi andrei a criticare se per ottenerli non viene seguito l’esatto metodo di valutazione. Penso quindi che sarebbe meglio poter fare un lavoro congiunto, per il quale posso dare un contributo. Per questo mi sono messo a disposizione, per cercare di intervenire alla radice, evitando alcuni errori”.

Il riferimento è ai bias sistemici di rilevazione, dove bias è inteso come termine del linguaggio scientifico che indica una distorsione nelle valutazioni dei fatti. Sono due i bias che vengono sottolineati dal sindaco Marabotti: “Il primo riguarda il conteggio dei tempi che deve partire dall’attivazione del soccorso e non dal momento in cui viene effettuata la diagnosi. Per una Rete efficiente sono previsti 10 minuti. Altrimenti di tempo se ne perde troppo. Il secondo riguarda invece in maniera incomprensibile lo stop al conteggio temporale che attualmente avviene al momento dell’ingresso del paziente colpito da infarto nella sala emodinamica mentre la valutazione dovrebbe estendersi, come da guida internazionale, fino alla riapertura coronarica, che significa circa 20 minuti in più”.

Il sindaco di Rosignano, dunque, si è messo a disposizione per collaborare all'individuazione di una soluzione per l'area delle Valli Etrusche.