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"Quell'appartamento non può andare all'asta"

Il M5s chiede che il Comune mantenga la proprietà dell'appartamento di Rosignano Solvay, che ottenne nel 2003 dopo la confisca per usura

Poiché la proprietà era riconducibile ad attività di usura, quattordici anni fa l'appartamento in questione fu confiscato al proprietario e assegnato al Comune di Rosignano Marittimo. Ma l'anno scorso l'autorità giudiziaria, con Decreto 24157 del 30 maggio 2016, ha stabilito la revoca dell'assegnazione, in quanto l'amministrazione rosignanese si era dichiarata impossibilitata, causa ristrettezze economiche, a sanare un abuso edilizio ereditato dalla precedente proprietà.

Un passo indietro, secondo il M5s di Rosignano, soprattutto nei confronti della legalità. "L’appartamento confiscato di Rosignano Solvay - afferma Francesco Serretti, capogruppo dei pentastellati in consiglio comunale - ha un alto valore simbolico, rappresenta l'affermazione della legalità, la capacità che ha lo Stato di togliere ricchezze alla mafia per ridistribuirle ai cittadini, costituisce, in concreto, sia una risorsa per il territorio, sia un’opportunità di sviluppo e di crescita civile, di affermazione di democrazia". 

"Come conseguenza della revoca - aggiunge la consigliera M5s Elisa Becherini - l’appartamento verrà messo all'asta giudiziaria, con il rischio che possa ritornare nella disponibilità, magari indiretta, del precedente proprietario a cui era stato confiscato. La perdita della disponibilità dell’appartamento, e della possibilità di una destinazione ad uso sociale, afferma l’incapacità, da parte dell’amministrazione comunale, a perseguire e concretizzare gli impegni presi davanti ai cittadini per l’affermazione della legalità e della giustizia".

Da qui la presentazione da parte dei Cinquestelle di una mozione, con cui chiedono "al sindaco ed alla giunta l’impegno a procedere con urgenza alla richiesta di riaffido del bene precedentemente riconsegnato, a reperire le risorse finanziarie occorrenti, a mettere in atto ogni procedura necessaria a sanarne la difformità urbanistica, al fine di renderlo disponibile come risposta all'emergenza abitativa o ad altro uso sociale".