Spettacoli

​L'apparenza inganna

L'opera di Thomas Bernard della compagnia Lombardi-Tiezzi, in scena nelle stanze di Castello Pasquini a Castiglioncello

Già realizzato con successo (Premio Ubu per la regia) nel 2000, il capolavoro di Thomas Bernahrd è oggetto di questo nuovo allestimento che ha debuttato nei giorni scorsi a Pistoia e arriva subito dopo a Castiglioncello. Per l’occasione, Tiezzi recupera la primitiva soluzione scenografica: due diversi luoghi, preferibilmente non teatrali, in cui il pubblico, ridotto al minimo, possa essere a strettissimo contatto con gli attori, in un coinvolgimento emotivo massimo. Le scene sono di Gregorio Zurla, mentre i costumi di Giovanna Buzzi.

Le stanze di Castello Pasquini, a Castiglioncello, ospiteranno il singolare allestimento dello spettacolo L'apparenza inganna, di Thomas Bernhard con la drammaturgia di Sandro Lombardi e la regia di Federico Tiezzi, protagonisti Sandro Lombardi e Massimo Verdastro

Sabato 28 novembre alle ore 21,15 e domenica 29 novembre alle 17,30 la sala del camino al primo piano, e una sala del secondo piano del castello, si trasformeranno in stanze di due vecchi appartamenti di Vienna, in uno dei quali tra vecchi mobili scomodi, ricolmi di abiti e scarpe, e disseminato di vecchie fotografie, un vecchio signore in maglietta e mutande striscia sul pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie. Così Thomas Bernhard inizia infatti L’apparenza inganna (1983). Il vecchio signore è Karl, che attende la visita di suo fratello Robert. Sono entrambi anziani. Sono stati l’uno giocoliere, l’altro attore. Adesso sono in pensione. Si fanno visita regolarmente e reciprocamente ogni martedì e ogni giovedì. Il martedì è Robert che va da Karl, il giovedì Karl rende la visita a Robert. 

Costruito secondo un procedimento di alternanza tra monologhi e dialoghi, L’apparenza inganna racconta due solitudini: atroci, dolorose ma anche ridicole e beffarde. Il terzo polo della situazione è Mathilde, la defunta moglie di Karl. Il nucleo oscuro del contrasto è legato al testamento di Mathilde che ha lasciato la casetta dei week-end non al marito, ma a Robert. Da questo spunto si innesca un meccanismo a catena che porta i due a escogitare ogni possibile pretesto per soddisfare quelli che sembrano essere, con definizione beckettiana, i bisogni del tormento. 

Lo spettacolo è in sintesi un grande elogio del non detto, le aridità, i loro rancori segreti non deflagrano mai, restano perennemente sospesi, Bernahrd non vuole commuoverci, ma ci scuote trascinandoci in una rete di piccoli egoismi e frustrazioni

Biglietto 10 euro: spettacolo a posti limitati, è necessaria la prenotazione: Tel 0586 – 754202/759021 fax 0586 – 754198, mail armunia@armunia.eu