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"Io fascista?" Scarascia rispedisce le accuse

Il vicepresidente del Consiglio comunale interviene dopo le polemiche: "Invito a rileggere gli atti e a trovare quelle affermazioni"

Stefano Scarascia

"I Partigiani d’Italia scrivono che mi sarei definito fascista, intollerante a qualsiasi tipo di diversità. Vi invito a rileggere i miei atti ufficiali in Consiglio Comunale (sono tutti pubblici e pubblicati) ed a trovare quelle affermazioni". A parlare è il vicepresidente del Consiglio comunale Stefano Scarascia (Fratelli d’Italia), che in una nota spegne la polemica nata, specialmente sui social, dopo la sua rielezione alla carica di vicepresidente.

"Considerato che l’attacco, oltre che politico, è personale - scrive Scarascia vanno dette due parole su di me, finora l’ho sempre evitato perché poco importanti per l’incarico che ho ricevuto dagli elettori. 65 anni, di cui quasi 40 spesi al servizio del Paese, come dicono in molti; al servizio della Patria, come io preferisco. Alla quale ho giurato fedeltà a vent’anni, ed a quel giuramento sono e mi sento vincolato fino all’ultimo giorno. Altri cinque al servizio della Collettività, come volontario della Croce Rossa Italiana, come ieri e come sarà in futuro finché ne avrò la forza. Non sono un sostenitore 'dell’omofobia e (del) maschilismo più bieco e becero' e neanche di quello meno becero".

"Anche giovedì scorso, in Consiglio, ho sostenuto proposte della Giunta su interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione e delle associazioni di Volontariato - scrive il vicepresidente - senza chiedere a chi andranno concretamente i sostegni pubblici, ma semplicemente consigliandone un uso oculato e non dispersivo".

"Dispiace - aggiunge Scarascia- rilevare che, alla vigilia di una competizione elettorale molto importante e che vede il centro-destra unito, mi sia mancato in Consiglio Comunale l’appoggio della Lega al cui capogruppo avevo offerto il nostro sostegno per la carica di vicepresidente, che ha rifiutato, e manchi oggi qualunque solidarietà politica su questo attacco personale connesso alla mia rielezione".