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Indagine rifiuti, solidarietà da Rea Spa

La società chiarisce l'estraneità ai fatti che riguardano Rea Impianti. Il M5S chiede di bloccare l'ampliamento di Scapigliato. Critici Cgil e Sdb

Scapigliato

"In riferimento alle notizie apparse in data odierna sui quotidiani locali e nazionali riguardo la vicenda del traffico illecito di rifiuti che ha coinvolto l'azienda Rea Impianti Srl che si occupa della gestione dell'area impiantistica Scapigliato, la scrivente società esprimendo la propria solidarietà all'amministratore unico e vicinanza a tutti i lavoratori dipendenti con l'auspicio che la vicenda possa risolversi positivamente ed in tempi rapidi nelle opportune sedi". E' la nota diramata in seguito alla notizia dell'indagine sul presunto traffico illecito di rifiuti speciali che ha toccato anche l'impianto di smaltimento a Rosignano, da parte di Rea Spa, la società che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e che ci tiene a sottolineare la propria estraneità alla vicenda nonché la specificazione della ragione sociale al fine di evitare fraintendimenti.

Nel frattempo, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Rosignano Marittimo Francesco Serretti, Elisa Becherini e Mario Settino hanno commentato: "Chiediamo che il percorso autorizzativo del progetto d’ampliamento della discarica di Scapigliato sia immediatamente fermato in Regione e confidiamo che la Procura della Repubblica di Livorno". E ancora: "Noi ci siamo sempre opposti a questo folle progetto, fin da subito, e ci chiediamo quale scarsa e residua credibilità possa avere Rea Impianti con tali criticità e ombre".

Duro il commento della Cgil Nazionale e Cgil Toscana che in una nota congiunta hanno dichiarato: "È grave e vergognoso che la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini, soprattutto quella dei bambini, vengano sacrificate in nome di profitti illeciti. Un fatto preoccupante che vede partecipe del malaffare anche la pubblica amministrazione, che dovrebbe invece garantire il controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali, dalla produzione allo smaltimento".
"Chiediamo - hanno aggiunto dal sindacato - che le indagini facciano chiarezza e che venga fatta giustizia. Inoltre il Sistri, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, istituito dal Ministero dell’Ambiente, sia operativo a tutti gli effetti".

Critico anche il Sindacato Generale di Base Toscana che dice: "Sorgono spontanee alcune domande: dove sono state in questi anni le istituzioni preposte al controllo, ci chiediamo se l’inquinamento del nostro territorio venga monitorato e combattuto seriamente o se invece si voglia solo dare notizie rassicuranti soprattutto in vista delle stagioni balneari, perché è stata necessaria una inchiesta della Magistratura e dell’antimafia per far emergere uno scandalo le cui dimensioni si allargheranno ulteriormente. La salute e la sicurezza sono una priorità soprattutto per le aziende pubbliche, basta con il business dei rifiuti e lo sfruttamento della forza lavoro nell’igiene urbana".