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Indagine Onu sulle spiagge bianche

Lo ha fatto sapere il deputato 5 Stelle Berti commentando la decisione annunciata dal relatore speciale delle Nazioni Unite dopo la visita in Italia

Foto di archivio

"L’unico modo per porre un argine al disastro ambientale in atto da decenni lungo le cosiddette spiagge bianche di Rosignano Solvay è tenere alta l’attenzione, sia a livello locale che nazionale e internazionale". Così il deputato toscano del Movimento 5 Stelle Francesco Berti ha commentato la recente presa di posizione del Relatore Speciale delle Nazioni Unite per avviare un’indagine ambientale.

"Per questo – ha aggiunto Berti – è di eccezionale importanza la recentissima presa di posizione del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle implicazioni per i diritti umani della gestione e dello smaltimento ecocompatibile di sostanze e rifiuti pericolosi, Marcos A. Orellana, che, al termine del suo viaggio nei siti inquinati d’Italia, ha annunciato l’avvio di un’indagine sull’inquinamento determinato dallo stabilimento della Solvay a Rosignano e lungo la costa livornese. Un’indagine i cui risultati verranno pubblicati a Settembre 2022 e che, mi auguro, contribuirà a fare chiarezza".

Per il pentastellato è un passo decisivo dopo che le Nazioni Unite avevano già inserito Rosignano tra le 10 località più inquinate del Mediterraneo nel 1999, in occasione della visita in Italia del Relatore Speciale Orellana,è stata posta direttamente la questione Solvay nella speranza di avviare l'iter di bonifica.