Attualità

Giorno del Ricordo, Donati scrive agli studenti

Lettera nel giorno di commemorazione delle vittime delle foibe e delle persecuzioni avvenute dall’autunno del 1943 fino al 1947

Il sindaco Daniele Donati

"Care ragazze e cari ragazzi,

ricorre oggi la giornata di ricordo delle vittime delle Foibe.

All'indomani dalla fine della seconda guerra mondiale, centinaia di nostri connazionali istriani dalmati furono vittime delle rappresaglie portate avanti dalle milizie jugoslave del Maresciallo Tito.

Una vera e propria pulizia etnica, mascherata da rivalsa alle violenze perpetrate negli anni precedenti dai fascisti italiani, per molti anni taciuta e negata per calcoli diplomatici e delicati equilibri internazionali.

La nostra Repubblica, colmando un vuoto di decenni, con la Legge 92 del 2004 ha istituito il Giorno del Ricordo, il 10 febbraio di ogni anno. Questa data non segna una semplice ricorrenza, è piuttosto un solenne impegno a non dimenticare che i totalitarismi sono sempre contrari alla dignità dei cittadini.

Ricordare la tragedia delle Foibe vuol dire riconoscere dignità a questi nostri compatrioti e riaffermare i valori di democrazia e rispetto dei diritti umani che la nostra Costituzione difende.

La conoscenza della storia è indispensabile per vivere con consapevolezza il presente e costruire un futuro di pace, al riparo dai germi dell'indifferenza e delle ideologie esasperate, che mortificano i diritti dei singoli e negano i valori umani, la solidarietà e la democrazia.

Per fortuna ora i giovani italiani, sloveni e croati possono progettare insieme il futuro all’interno di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, che è l’Unione Europea. Ma le conquiste non vanno mai date per scontate, bensì mantenute e difese ogni giorno, specialmente in periodi come questo, in cui riemergono e si rafforzano sentimenti di intolleranza ed egoismi nazionali.

Ecco quindi il mio invito, care ragazze e cari ragazzi, a fare della scuola non solo un luogo di studio e conoscenza del passato, ma un laboratorio di convivenza per il futuro, in cui le diversità siano fonte di arricchimento reciproco, le divergenze di opinione siano rispettate nella loro pari dignità e riconciliate nel dialogo.

Il Sindaco

Daniele Donati"