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Ammoniaca in mare, Franchi scrive al ministero

Le spiegazioni fornite al Comune dalla Solvay, circa l'incidente accertato del 28 agosto, hanno spinto il sindaco a chiamare in causa Roma

"Alla luce del disservizio verificatosi lo scorso 28 agosto presso la sodiera dello stabilimento Solvay Chimica Italia Spa - hanno fatto sapere ieri dal Comune di Rosigano -, della documentazione fornita dalla Società stessa e delle comunicazioni pubbliche, rilasciate dal direttore dello stabilimento alla stampa e nell'ambito di una commissione consiliare, questa mattina il sindaco Alessandro Franchi ha inviato una nota al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare - Direzione Generale per le Valutazioni e Autorizzazioni ambientali". 

"La richiesta - specifica la nota del Comune -, già preannunciata dall'amministrazione comunale, è finalizzata ad avviare un percorso di verifica istruttoria sull'accaduto e sulle sue eventuali correlazioni con l'autorizzazione in corso, per individuare tutte le possibili azioni migliorative tese ad evitare il ripetersi di tali circostanze in futuro. Questo per aumentare i livelli di sicurezza esistente, garantendo il territorio e i cittadini".

L'incidente del 28 agosto, sul quale ha già indagato l'Arpat, provocò lo sversamento in mare di ammoniaca. Il giorno successivo, alle Spiagge bianche, fu rinvenuta una gran qauntità di pesci morti, ma le analisi successive non consentirono di stabilire una correlazione certa e diretta fra i due eventi, a causa delle pessime condizioni in cui le carcasse dei pesci arrivarono all'istituto che le avrebbe dovute analizzare.