Politica

"Alloggi fatiscenti, minimizzati problemi Casalp"

Il consigliere di Fratelli d'Italia Calderone pone una lente sulla situazione dell'edificio di via Amendola

Enzo Calderone, capogruppo e coordinatore di Fratelli d’Italia a Rosignano Marittimo, ha denunciato quanto emerso durante la quinta commissione consiliare del 12 Dicembre alla presenza del presidente di Casalp e di due dirigenti.

"L'ente spende ben 2-3 milioni di euro annui per le riparazioni degli alloggi in tutta la provincia, eppure questi immobili continuano a presentarsi in condizioni precarie e inaccettabili. È evidente che i fondi pubblici non vengono utilizzati in modo efficace e adeguato per renderli realmente vivibili e sicuri per i cittadini che li occupano!", ha esordito Calderone.

"Nel corso della riunione, - ha spiegato - il presidente di Casalp ha illustrato in modo dettagliato le numerose problematiche che affliggono gli appartamenti da loro gestiti, molti dei quali risalgono a decenni fa e risultano estremamente datati. Considerando le somme importanti che vengono spese ogni anno, come mai gli alloggi continuano a deteriorarsi e a diventare sempre più fatiscenti? È un fatto incontrovertibile che, con una corretta e programmata manutenzione ordinaria e straordinaria, ogni tipo di immobile difficilmente invecchia in modo così drammatico e pericoloso".

"Perché l'Amministrazione assegna questi alloggi a persone bisognose e a individui con evidenti difficoltà, senza prevedere alcun tipo di controllo periodico né un adeguato supporto educativo in collaborazione con gli assistenti sociali? - ha proseguito Calderone - Molto spesso, queste case vengono assegnate a persone straniere che, forse per la prima volta nella loro vita, si trovano a vivere in un condominio e non comprendono appieno il rispetto delle parti comuni, generando continui problemi di convivenza e attriti con gli altri condomini. Il risultato finale di questa gestione superficiale? Un degrado urbano generalizzato e pericoli concreti per l'intera comunità".

"Il caso più allarmante e paradigmatico di questa situazione esplosiva rimane quello dello stabile in via Amendola 17/23: il dirigente di Casalp, Matteo De Luca, ha avuto l'ardire di negare l'esistenza di problemi strutturali gravi. Eppure, la realtà parla da sola e smentisce categoricamente questa minimizzazione: i piloni in cemento armato di un intero palazzo a otto piani risultano completamente immersi nell'acqua – una condizione che favorisce la corrosione delle gabbie di ferro interne, le quali, espandendosi a causa dell'umidità, finiscono per spaccare il cemento con conseguenze potenzialmente devastanti. La terrazza, recentemente oggetto di un intervento di riparazione, continua imperterrita a presentare infiltrazioni d'acqua, le ringhiere di protezione sono gravemente arrugginite con viti corrose e marce, e dulcis in fundo, i mattoni a facciavista in facciata, in diverse parti dell'edificio, si stanno staccando pericolosamente. Queste non sono emergenze assolute che richiedono un intervento immediato e risolutivo?".

Il consigliere di Fratelli d'Italia chiede dunque "ispezioni tecniche immediate, controlli rigorosi e sistematici su tutti gli immobili, nonché interventi urgenti e mirati per garantire finalmente la sicurezza e la dignità abitativa dei nostri cittadini".