Cronaca

Un mare di sequestri

Estate intensa per la guardia di finanza. Merce contraffatta per 100mila euro. 53 denunce all'autorità giudiziaria. 11mila etichette false

La merce sequestrata

Estate di grandi sequestri per la guardia di finanza di Livorno, le cui indagini, nei mesi scorsi, hanno individuato migliaia di prodotti contraffatti. Le indagini si sono svolte nell’ambito dell'attività di prevenzione e contrasto del fenomeno.

Nel corso dei 40 interventi effettuati, a partire dallo scorso mese di giugno, le fiamme gialle hanno sequestrato 2mila 691 prodotti recanti marchi contraffatti delle più famose griffe del mondo della moda (Hogan, Prada, Michael Kors, Chanel, Vuitton, Giorgio Armani, Versace, Gucci, Moncler, Converse, Nike, Adidas ecc.), per un valore di mercato complessivo della merce pari a circa 100mila euro nonché a denunciare alla locale procura della Repubblica numerose persone, talune con precedenti specifici, di nazionalità senegalese, cinese e bengalese, per i reati di contraffazione e ricettazione.

Sono state, inoltre, rinvenute e sottoposte a sequestro circa 11mila etichette false, che, una volta apposte sui capi di abbigliamento, avrebbero tratto in inganno i consumatori. Le attività di pattugliamento hanno permesso, inoltre, l’individuazione di numerosi punti di raccolta della merce, ben occultata in prossimità degli arenili nonché all’interno della fitta vegetazione delle pinete, tale da far scaturire ulteriori denunce per le richiamate violazioni penali a carico di ignoti.

I militari del corpo, infatti, anche attraverso un costante controllo del territorio tramite il dispositivo provinciale del 117, hanno monitorato principalmente i luoghi di maggiore afflusso turistico e rilevanti per i traffici economici e commerciali, ossia gli arenili, le aree litoranee in prossimità degli stessi, i mercati settimanali, gli scali ferroviari e portuali.

Le aree maggiormente interessate dai fenomeni illeciti - ed in cui, conseguentemente, sono stati effettuati i sequestri in numero maggiore - sono rappresentate dal comprensorio cecinese e rosignanese, dal litorale piombinese e, a seguire, dai lidi della città di Livorno.

Non di rado, gli interventi eseguiti da parte delle pattuglie hanno comportato “inseguimenti”, a causa del tentativo di taluni venditori di marchi “falsi”, per lo più ambulanti, di darsi precipitosamente alla fuga.

L’azione repressiva, oltre ad evidenziare l’impegno operativo del corpo nello specifico settore, in risposta ad un’esigenza sempre più avvertita dalla collettività, rimarca il ruolo di centralità della guardia di finanza nel comparto della tutela intellettuale, a salvaguardia del consumatore finale e degli imprenditori onesti: i prodotti recanti marchi “falsi”, infatti, oltre a poter causare pericoli per la salute (si pensi, ad esempio, ai profumi), generano rilevanti danni economici alle imprese produttrici, causando fenomeni di sleale concorrenza.