Cronaca

Casa fatiscente sgomberata dalla municipale

La struttura era inagibile e mancava l'acqua. Un occupante in precarie condizioni fisiche è stato trasferito in una casa procurata dal Comune

Un edificio non a norma dal punto di vista strutturale e con le utenze non funzionanti o irregolari. Per questo motivo il sindaco Alessandro Franchi aveva firmato il 27 aprile scorso un'ordinanza per lo sgombero dello stabile in via Aurelia a Vada.

Nell'edificio la fornitura idrica era stata interrotta tre anni fa mentre l'impianto elettrico e quello fognario non erano a norma. Insieme alla municipale sono intervenuti questa mattina la polizia e i carabinieri. Nella struttura risiedevano alcuni senegalesi a cui era stato notificato l'atto di sgombero circa tre settimane fa: "L'ordinanza è stata emessa dopo una nota dell'Azienda Asl Dipartimento Prevenzione- hanno spiegato dal Comune - nella quale si evidenziavano problemi per assenza di manutenzione, con sporcizia, notevole umidità e problemi dovuti alla mancanza di approvvigionamento di acqua potabile. L'ufficio Edilizia privata del Comune aveva inoltre notificato al proprietario dell'immobile una dichiarazione di non abitabilità degli alloggi. Pertanto, dopo vari colloqui con gli occupanti dell'immobile, ai quali era stato dato ampio preavviso del provvedimento di sgombero ed erano state indicate varie alternative di alloggio, si è provveduto alla verifica del rispetto dell'ordinanza. Le poche persone che occupavano l’immobile l'immobile al momento della verifica sono stati da subito collaborativi ed hanno iniziato a raccogliere i propri effetti personali con l'aiuto degli agenti della municipale e di altro personale del Comune".

Un occupante che si trovava in cattive condizioni fisiche è stato alloggiato, grazie all'interessamento dell'ufficio attività sociali, in un appartamento messo a disposizione del Comune. Gli effetti personali ed altro materiale appartenente agli occupanti è stato temporaneamente ricoverato nel magazzino comunale, in attesa che i legittimi proprietari, una volta trovata una nuova stabile abitazione, provvedano a ritirarli. L'immobile, una volta sgomberato dalle persone che lo occupavano e dai loro oggetti, è stato affidato al proprietario che eseguirà i lavori per la messa in sicurezza dell'immobile e per il ripristino dell'abitabilità.

“Voglio ringraziare tutti i soggetti che a vario titolo hanno preso parte all’intervento di questa mattina per la professionalità e sensibilità dimostrata - ha dichiarato il vicesindaco Daniele Donati - inoltre, un ringraziamento va alla comunità senegalese, con cui nei giorni scorsi l’amministrazione ha avuto numerosi rapporti affinché questo sgombero non fosse traumatico per le persone coinvolte. Grazie a loro abbiamo individuato sistemazioni alternative, consapevoli che tutto questo ha avuto ed ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita degli occupanti e il ripristino di un ambiente salubre e più decoroso".