Politica

​"La Regione esiga rispetto accordi da Solvay"

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giannarelli attacca l'impugnazione dell'azienda contro la delibera di giunta: "è un atto di sfida"

"L'impugnazione operata da Solvay contro la delibera di Giunta 40/2017 sulla ottimale gestione delle risorse idriche della Val di Cecina, è un atto di sfida. A questo punto chiediamo alla Regione di abbandonare la strategia dello struzzo ed esigere il rispetto degli accordi". Lo afferma il consigliere regionale M5s Giacomo Giannarelli.

"Quella delibera ribadisce gli indirizzi contenuti in anni di protocolli d''intesa elusi dall''azienda - spiega in una nota - fondati su una normativa chiara che dice quasi l'ovvio: l'acqua potabile deve prima soddisfare i bisogni dei cittadini, poi quelli agricoli e solo da ultimo finire all''industria, con due limitazioni, le risorse idriche devono essere sufficienti agli scopi precedenti e l''eventuale uso non umano non deve pregiudicarne la qualità".

Secondo Giannarelli, "da sempre l'uso da parte di Solvay dell''acqua potabile della Val di Cecina non rispetta tali requisiti né gli accordi finora intrapresi, incluso quello del 2001 dove l''azienda si impegnava a non emungere dai suoi pozzi del territorio un quantitativo di acqua di falda equivalente a quello ricevuto dal depuratore. Appurato che Solvay ragiona solo in chiave di profitto, perché adduce come motivo delle sue scelte il risparmio sui costi, la Regione non dovrebbe più accontentarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno quando pensa a questa azienda", conclude.