Attualità

Quando la mafia uccide le donne

L'associazione Iaia, nata dopo l'omicidio di Ilaria Leone, racconta l'incontro con Marisa Garofalo, la sorella di Lea, assassinata dal marito e dai complici

Il Presidio dell'associazione Libera "Rossella Casini" di Castagneto Carducci e San Vincenzo organizza un evento in preparazione alla XX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si svolgerà a Bologna il 21 marzo.

Giovedì 26 febbraio presso il circolo Arci a Donoratico, oltre a presentare l'iniziativa del mese prossimo, interverrà l'associazione Iaia, nata dopo l'omicidio di Ilaria Leone, che racconterà l'incontro con Marisa Garofalo, la sorella di Lea, assassinata dal marito e dai complici.
I membri dell'associazione, infatti, sono stati in Calabria per incontrare Marisa che ha raccontato loro la storia di Lea. Una donna che aveva deciso di uscire dalla famiglia della 'ndrangheta e collaborare con la giustizia. Il marito e i complici, 'ndranghetisti, stanno scontando l'ergastolo per averla assassinata, fatta a pezzi e bruciata. Denise, la figlia di Lea, sotto protezione, si sta ricostruendo una vita.

Iaia, acronimo di Ilaria Associazione Impegno Antiviolenza, è nata il 16 maggio 2013, dopo l'omicidio di Ilaria Leone, la giovane donna diciannovenne morta dopo essere stata violentata e abbandonata ancora viva in una oliveta a pochi passi dal tranquillo borgo di Castagneto Carducci. Lo scopo dell'associazione è promuovere iniziative, dibattiti e azioni al fine di contrastare ogni forma di violenza ed innescare un cambiamento culturale nei riguardi del fenomeno della violenza sulle donne. IAIA vuole anche offrire aiuto a tutte quelle donne che subiscono violenza sia nella famiglia sia nel tessuto sociale per restituire loro forza, dignità, autonomia ed autostima. 

Nel corso della serata di giovedì promossa da Libera sarà possibile fare la Tessera di Libera per il 2015 e prenotarsi per partecipare alla manifestazione del 21 marzo a Bologna.