Politica

Porto di Cecina, "recuperare il tempo perduto"

Dalla capogruppo di Forza Italia Tenerini la critica al sindaco Lippi sulla gestione della questione e l'invito ad agire

Chiara Tenerini

"La questione Porto riguarda tutta Cecina e confidare in una soluzione positiva per la società, per i soci, ma anche e soprattutto per i cittadini e per lo sviluppo economico del territorio è un dovere di qualsiasi amministratore che ha a cuore il bene del suo paese. Un porto nuovo, funzionante, è un volano importante per il nostro turismo e per soddisfare quel miglioramento qualitativo dei servizi erogati".

Lo ha ribadito la consigliera comunale capogruppo di Forza Italia Chiara Tenerini contestando la posizione assunta dal sindaco di Cecina Samuele Lippi "irremovibile nel ribadire che l’Amministrazione non poteva intervenire in una questione che era cosa tra privati”.

"Oggi Lippi scopre che il Comune non è un semplice creditore e chiede alla Porto spa di mantenere gli impegni presi in virtù della convenzione firmata. - ha proseguito l'esponente azzurra - Si tratta di lavori per 6,3 milioni di euro pretesi per autorizzare la costruzione del porto alla foce del fiume, tra cui troviamo l’importante messa in sicurezza degli argini del fiume e il rifacimento del ponte di via Volterra. Vorremmo che Lippi spiegasse perché si è mosso solo adesso e quale sia stata la sua strategia, perché non ne abbiamo davvero contezza. Le opere a carico della Porto spa previste in convenzione devono essere garantite da fideiussioni, per legge. A fronte dell’inadempienza, il Comune non deve far altro che escutere la fideiussione e provvedere con quei soldi a fare le opere promesse".

"A più riprese il sindaco è stato sollecitato ad intervenire e pretendere gli adempimenti dovuti, ma troppi sono stati i semplici rinvii. Oggi, con un ritardo di qualche anno, Lippi tenta di correre ai ripari incaricando un professionista ad hoc, per vedere tutelati i diritti del Comune, pur sapendo che ormai è tardi. Il Comune ha lasciato scadere le fideiussioni e la Porto spa ha avviato un difficile percorso concorsuale in cui il Comune si trova nella difficile situazione di creditore, controllore delle autorizzazioni e soggetto interessato a che l’opera si finisca ad ogni costo. - ha spiegato Tenerini - L’inerzia dell’amministrazione in tutti questi anni in cui la crisi della Porto spa era evidente è dunque una grave colpa che rischia davvero di metterci di fronte ad un altro progetto incompiuto e cantiere infinto che decorerà Cecina per tanti anni avvenire".

"Ancora una volta dobbiamo registrare il fallimento di chi amministra Cecina con una visione passiva, priva delle competenze necessarie per gestire progetti complessi e importanti per Cecina, pronta ad annunciare incassi faraonici da convenzione con i costruttori che poi, alla resa dei fatti, si dimostrano impegni impossibili da mantenere. Ora serve recuperare il tempo perduto e limitare al minimo i danni", ha concluso Tenerini.