Attualità

Le sindache dicono no secco al progetto Sprar

L'assemblea dei soci della Società della salute ha approvato a maggioranza la sua prosecuzione. Contrari i Comuni di Cascina e Orciano Pisano

La sindaca di Orciano Pisano Giuliana Menci e la sindaca di Cascina Susanna Ceccardi

L’assemblea dei soci della Società della salute della zona pisana che si è svolta questa mattina aveva, tra i punti all’ordine del giorno, la richiesta ai Comuni soci di aderire al Progetto Sprar (Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati) per il triennio 2017/2019. Hanno votato a favore i Comuni di Pisa, San Giuliano, Vecchiano, Calci, Vicopisano, Fauglia, Crespina Lorenzana. Contrari i Comuni di Cascina e Orciano Pisano.

“Prendiamo atto che il Comune Cascina ha chiesto formalmente di non aderire all’ampliamento del progetto Sprar per il prossimo triennio – ha dichiarato la Presidente della Società della Salute, Sandra Capuzzi – . Il progetto Sprar della Società della Salute andrà comunque avanti con i Comuni che vi aderiscono. Si tratta di un progetto importante, governato dagli enti locali e finanziato dal ministero dell’Interno, che permette di gestire l’accoglienza in un’ottica di programmazione e non emergenziale. A questo punto il Comune di Cascina per sua scelta gestirà da solo l’accoglienza dei profughi e noi andremo avanti con i nostri piani, visto che lo Sprar della Società della Salute non è un autobus su cui si può salire o scendere ogni tre giorni”.