I militari del Nucleo Investigativo di Livorno e della compagnia di Villafranca di Verona hanno ieri arrestato, in flagranza di reato, un 50enne pregiudicato di origine napoletana.
Ieri pomeriggio l'uomo ha telefonato ha una 85enne di Villafranca: presentandosi come “carabiniere”, le ha raccontato che il figlio era stato trattenuto in caserma perché aveva causato un incidente stradale e, poiché privo di assicurazione, per ritornare in libertà doveva pagare una cauzione di 8mila euro. Il sedicente carabiniere le ha poi detto che un collega si sarebbe presentato di lì a poco per ritirare la somma richiesta.
Quando l'uomo si è presentato a casa dell'anziana signora, quest'ultima le ha dato tutto quello che aveva in casa, 450 euro in contanti e monili d'oro, perché il finto carabiniere le ha assicurato che anche quelli sarebbero serviti alla causa. Ma appena è uscito dalla casa i carabinieri lo hanno bloccato, identificato, perquisito e trovato in possesso del bottino sottratto all’anziana pensionata. La donna, accortasi dell’intervento dei carabinieri, quelli veri, ha subito raccontato quanto appena accaduto.
I militari del Nucleo Investigativo di Livorno erano da tempo sulle sue tracce, per la precisione dal 13 ottobre, quando fu identificato come il truffatore che, con lo stesso modus operandi, aveva sottratto 4500 euro in contanti e oro per 30mila euro a una ottantenne di Cecina. Fu la stessa anziana a fornire ai carabinieri le informazioni utili alla sua identificazione.
Oro e denaro sono stati poi rinvenuti dai militari di Reggio Emilia in un'abitazione nelle disponibilità del truffatore seriale.