Cronaca

Meningite, un raggio di sole sulla studentessa

Il quadro clinico della giovane è positivo ma rimane in rianimazione e in prognosi riservata. Intanto protestano gli autisti dei bus Ctt Nord

Dall'ospedale di Livorno hanno informato che la giovane di 20 anni colpita da meningite tipo C sta meglio ma per adesso rimane ancora in osservazione nel reparto di rianimazione. Se nei prossimi giorni il decorso migliorerà ancora, com'è auspicabile visto la buona reazione alle cure, la studentessa di Cecina lascerà il reparto di rianimazione.

La giovane due giorni fa è stata ricoverata d'urgenza prima a Cecina e poi a Livorno. Le sue condizioni erano stati definite molto gravi. La profilassi ha riguardato in totale una sessantina di persone tra familiari, amici, conoscenti e compagni di classe che frequentano insieme a lei la quarta all'istituto Marco Polo di Cecina.

A protestare però per la situazione è intervenuto il sindacato Usb. Gli esponenti dell'associazione sindacale hanno detto: "I lavoratori esprimono vicinanza e l’auspicio di pronta e completa guarigione alla ragazza. Considerato però che tale istituto scolastico è servito dal servizio di trasporto pubblico svolto da Ctt Nord con linee urbane ed extraurbane provenienti dalle sedi di Cecina, Rosignano, Livorno e Castellina, atteso che non ci è dato di sapere se la studentessa utilizzasse o meno i mezzi pubblici, dei quali, in ogni caso, sicuramente si servono altri studenti dello stesso istituto, con la presente chiediamo se e quale valutazione sia stata fatta in merito all’eventuale fattore di rischio per i conducenti degli autobus interessati e, nel caso, quali provvedimenti si rendano necessari a tutela della salute degli stessi".

"Al contempo - hanno concluso - non possiamo esimerci dal sottolineare che la presente si rende necessaria, nostro malgrado, a causa della mancanza di uno specifico protocollo aziendale, in Ctt Nord, da attuare al verificarsi di simili eventi, tutt’altro che improbabili, date le specificità del lavoro quotidiano dei conducenti, nonché dell’assoluta assenza di comunicazione interna e più in generale dell’ormai comprovata, e ben nota, totale incapacità gestionale e organizzativa di ogni aspetto del servizio e del lavoro da parte della stessa azienda. Concludiamo con l’amara constatazione del rapido declino verso un diffuso disinteresse, oltre che per la specifica categoria degli autoferrotranvieri, per il lavoro e le condizioni dei lavoratori in genere".