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Bolkestein, "confermata la tesi di Cna"

Ilaria Piancastelli (Cna Balneari): “Consiglio di Stato conferma che la direttiva non va applicata ai rapporti concessori instaurati prima del 2009"

Foto di repertorio

“La sentenza emanata dalla sesta sezione del Consiglio di Stato ribalta quanto affermato in precedenza dallo stesso organo con le sentenze del 9 Novembre 2021 in tema di concessioni demaniali marittime, che limita l’efficacia di quest’ultime al 31 Dicembre 2023". Lo ha affermato Ilaria Piancastelli, livornese, presidente regionale Cna Balneari e titolare di uno stabilimento balneare a Castiglioncello. 

"Viene confermato quanto noi sosteniamo da tempo: che la direttiva Bolkestein non può essere applicata ai rapporti concessori instaurati prima del 2009, anno in cui la direttiva è stata recepita dall’ordinamento italiano con decreto e che le stesse vanno a rinnovo automatico. E’ una vittoria non solo per la nostra azienda associata che ha fatto il ricorso che ha generato la sentenza, ma per tutta la categoria che può adesso sperare in modo compiuto nella risoluzione positiva di una vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso da più di dieci anni tante le tante piccole e medie aziende balneari”.

Questa è la posizione che sosterrà Cna Balneari a tutti i livelli del confronto istituzionale per la continuità aziendale dell’esistente modello della balneazione attrezzata nazionale e regionale.

“E’ necessario evitare l’impatto socio economico che ne deriverebbe mandando a gara 30mila imprese su tutto il territorio costiero. È una sentenza – ha spiegato Piancastelli - finalmente in linea con le nostre osservazioni, perché da anni ci battiamo affinché siano riconosciuti i diritti ai titolari delle concessioni demaniali marittime. Al fine di ottenere questo risultato - ha concluso la presidente regionale di Cna Balneari - è indispensabile la massima unitarietà delle organizzazioni di rappresentanza dei balneari nei confronti del Governo e del Parlamento, evitando strumentalizzazioni".