Attualità

La Solvay ha migliorato gli impianti

L'Arpat aveva riscontrato irregolarità: oggi risultano superate le criticità legate alle ripetute aperture degli sfiati di emergenza dei forni a calce e al superamento del limite delle emissioni

Nel periodo 13-16 gennaio 2012 alcuni cittadini residenti in località Polveroni a Rosignano Solvay avevano segnalato la presenza di maleodoranze persistenti provenienti presumibilmente dallo Stabilimento Solvay Chimica Italia S.p.A. L'ARPAT aveva pertanto richiesto chiarimenti ed informazioni che hanno permesso di ricondurre il fenomeno all’utilizzo di un particolare lotto di antracite nei forni a calce, che durante la fase di calcinazione aveva liberato un odore di materiale “bituminoso” particolarmente intenso.

Durante le fasi di verifica del funzionamento dell’impianto sono state riscontrate alcune problematiche di gestione legate specificatamente alla messa in aria dell’impianto dei forni a calce della SOLVAY e agli sfiati di emergenza degli stessi.  Sono stati effettuati vari sopralluoghi a partire dal gennaio 2012 che hanno rilevato, infatti, irregolarità nelle emissioni con presenza di polveri, ossidi di azoto e ossidi di zolfo provenienti dagli sfiati dei forni a calce.
Nel 2013 la società ha realizzato una serie di adeguamenti in grado di limitare in maniera significativa i fenomeni di apertura degli sfiati dei singoli forni a calce e altre modifiche all'impianto per risolvere i problemi, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.
Le contestazioni di ARPAT e le diffide della provincia di Livorno hanno quindi indotto l'azienda ad effettuare le modifiche richieste e, per quanto rilevato nel corso dei controlli svolti nel 2013, risultano superate le criticità legate alle ripetute aperture degli sfiati di emergenza dei forni a calce e al superamento del limite delle emissioni. Infatti, l’impatto delle emissioni in atmosfera dell’intero settore dei forni a calce dell’impianto Sodiera è di fatto stato ridotto in maniera significativa.

Per tutte le violazioni riscontrate nell’ambito delle attività di controllo sopra descritta ARPAT ha sempre inoltrato le opportune comunicazioni all’Autorità giudiziaria.

Fonte: Arpat