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La ricetta anticrisi di Rossi per la Val di Cecina

Regione ed Enel costruiranno altre centrali geotermiche nell'arco di 5-6 anni. Il governatore: "Serve un piano che attragga investimenti"

Enrico Rossi

"Un progetto anticrisi come a Piombino e Livorno, per una nuova idea di sviluppo". Questa la ricetta sostenuta dal presidente Enrico Rossi per rilanciare il sistema economico dell'Alta Val di Cecina, nel quale la stessa Regione investirà attraverso un progetto che punta sul geotermico con altre centrali nell'arco di cinque-sei anni, utilizzando insieme ad Enel il Fondo di rotazione integrato da risorse europee.

Questo è ciò che il governatore ha detto intervenendo a Pomarance ad un convegno organizzato dalla Spi-Cgil.

"L'Irpet - ha sottolineato Rossi - ci parla di un migliaio di posti di lavoro persi dal 2008 al 2010 nei dodici Comuni della Val di Cecina, ma anche di un recupero ad oggi dei 14mila 500 occupati nell'area come otto anni fa. Questo non significa essere fuori dalla crisi, ma dice che possiamo reagire puntando ad uno sviluppo che si coniughi con il rispetto dell'ambiente".

"Penso ad piano su questa area capace di attrarre investimenti - ha proseguito il presidente - partendo dagli sconti sull'energia e dal riconoscimento di area di crisi non complessa, dalla capacità di utilizzare al meglio la ventina di milioni di euro che Enel versa nelle casse dei Comuni geotermici, oltre ai 10 che vengono dalla Regione. Magari a partire da una migliore viabilità".

Il presidente Rossi ha infine dichiarato la sua disponibilità per la creazione di un gruppo di lavoro per la Val di Cecina insieme agli enti locali e ad Irpet per focalizzare i problemi e le soluzioni da proporre.