Attualità

Il canto del pane in ricordo del genocidio armeno

Gli studenti della scuola media Fattori al teatro Solvay leggono le poesie di Varuyan e cantano per non dimenticare l’olocausto del 1915

“Il canto del pane. La voce dei popoli”. Questo il titolo dell'iniziativa che si terrà giovedì 23 aprile, proposta dalla scuola media Fattori, con il patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo, per non dimenticare l’olocausto armeno del 1915, una pulizia etnica che anticipò di trenta anni la Shoah, conosciuta con il nome di 'Medz Yeghern', grande male.

La serata, che prenderà il via alle ore 21 presso il teatro Solvay di Rosignano, ruoterà attorno alle poesie della raccolta del pane, da cui il titolo, “Il canto del pane” di Daniel Varuyan, uno dei massimi esponenti della letteratura armena moderna, ucciso nell’olocausto insieme a medici, politici, giornalisti, avvocati, commercianti, architetti ed insegnanti. Saranno lette varie poesie tratte dalla raccolta e ci saranno esibizioni del “coro della scuola media Fattori”, del “coro degli Spiritosanti” e dei cori “Le donne di Magliano” e “I minatori di Santa Fiora”.

“L’eccidio degli armeni - dichiara in una nota l’assessore alle Politiche educative e alla cultura Valentina Domenici - è un momento della storia del Novecento tra i più bui e, come sappiamo, ancora non completamente accettato e riconosciuto a livello internazionale". La scuola Media Giovanni Fattori . aggiunge - si è dimostrata ancora una volta particolarmente sensibile alla tematica della pace, del riconoscimento delle minoranze e alla valorizzazione della tradizione popolare, e questa iniziativa è veramente lodevole". "L’indubbio valore didattico-educativo - conclude - si fonde con quello culturale, e mi auguro che oltre ai ragazzi ci siano anche tante persone e tante famiglie per assistere allo spettacolo dei canti”. 
"Vorrei sottolineare - aggiunge l'assessore al turismo Montagnani - l’importanza della presenza del coro I minatori di Santa Fiora e Le donne di Magliano, portatori di una grande capacità del tramandare attraverso canti popolari i problemi del vivere quotidiano, tra cui anche quello del sostentamento”.

La cittadinanza è invitata a partecipare.