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I 'No Sat' contro la 'nuova' Tirrenica

Nodo NoSat Bassa Val di Cecina: "aumenterà il pedaggio dagli attuali 70 centesimi a quasi 3 euro mentre a Grosseto nascerà un nuovo casello"

Immagine di repertorio

"Ancora pedaggio, per di più salatissimo e non solo nel nuovo tratto autostradale a sud di Grosseto, di cui manca ancora il progetto, ma anche sulla esistente Variante Aurelia da Rosignano a Grosseto". A scriverlo in una nota è Alessandro Lucibello Piani per il Nodo NoSat Bassa Val di Cecina. 

Per il comitato quanto emerge dal  Protocollo di Intesa per la realizzazione e il completamento della A12, il tratto autostradale Tirrenico, Livorno-Civitavecchia sottoscritto il 13 maggio a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è una "pessima novità". Il Protocollo è stato sottoscritto, alla presenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra Mit, Regione Toscana, Regione Lazio, SAT, la Società Autostrade Per L'Italia, azionista di maggioranza di SAT, che finanzierà l’infrastruttura con un costo previsto di 1,4 miliardi di euro.

Una nota stampa del Ministero spiega che "il sistema di pedaggiamento di tipo ‘aperto’, che avviene cioè tramite un pedaggio fisso e economicamente vantaggioso e che non viene calcolato in base alla distanza ma con un costo forfettario - prevede per la tratta Grosseto Sud, S. Pietro in Palazzi una ‘quasi-esenzione’, in quanto verrà applicato, per i transiti nelle barriere di Grosseto sud e Rosignano, un pedaggio commisurato a 10 chilometri; il protocollo prevede l’esenzione dal pedaggio per le automobili dei residenti di tutti i Comuni attraversati dall’autostrada e ulteriori forme di agevolazioni tariffarie potranno avvenire anche con l’utilizzo di fondi a disposizione delle Regioni".

Questo per i No Sat significa che "al casello di Rosignano avremo una 'quasi esenzione' che aumenterà il pedaggio dagli attuali 70 centesimi a quasi 3 euro mentre a Grosseto nascerà un nuovo casello con una gabella anche essa vicina ai 3 euro".

"Un annuncio finto rassicurante - si legge nella nota del No Sat - che vuol far credere che non pagherà nessuno, ma ovviamente non esiste alcun piano finanziario, esattamente come non esisteva per il progetto precedente che, ricordiamo, è saltato proprio a fronte della insostenibilità economica denunciata dagli stessi soci SAT, che prontamente si sono defilati. Il traffico, infatti, è in maggioranza locale, esentandolo l’opera non è finanziariamente sostenibile a meno che non sia lo Stato a pagare a SAT il costo delle esenzioni e in tal caso pagheremmo due volte il pedaggio, come Stato e come privati cittadini".