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Guasto al depuratore di Rosignano Solvay

Nell'immediato non ci sono rischi per la salute pubblica, ma l'Arpat sta eseguendo campionamenti speciali delle acque di balneazione; al momento non è ipotizzabile la durata del malfunzionamento al depuratore

L'ARPAT in questi giorni sta effettuando controlli nelle acque di balneazione di Rosignano in seguito alla segnalazione avuta da parte del Comune competente circa il "blocco" nel funzionamento del depuratore di Rosignano Solvay, che ha causato, a partire dalla sera di martedì 2 settembre, la fuoriuscita di liquami non depurati.

Nell'immediato non si sono ravvisati rischi per la salute pubblica, ma, a titolo cautelativo, ma il Dipartimento ARPAT di Livorno ha già effettuato un primo prelievo in data 4 settembre su 12 aree di balneazione da Castiglioncello a Vada per la verifica dell'idoneità alla balneazione e, dai risultati preliminari a 24 ore, non emergono situazioni di criticità.
Un secondo prelievo è stato effettuato nelle stesse aree, grazie anche alla collaborazione della locale Capitaneria di Porto, ieri, sabato 6 settembre, per verificare se fenomeni di accumulo dovuti alle correnti costiere possono aver apportato cambiamenti nella qualità delle acque.

Lo scarico del depuratore, che non funziona correttamente dal 2 settembre come segnalato dal Comune di Rosignano, è convogliato, tramite condotta sottomarina, su un fondale antistante la costa di Rosignano Solvay a circa 30 metri di profondità ed a 3 chilometri di distanza.

Al momento, non è ipotizzabile la durata del malfunzionamento al depuratore e l'Agenzia ripeterà i suoi controlli ogni volta che sarà ritenuto opportuno per garantire la salute dei bagnanti.

Anche ASA sta provvedendo con un proprio monitoraggio nelle acque più al largo e prossime allo sbocco della condotta sottomarina per tenere la situazione sotto controllo.