Lavoro

"Pochi medici Usmaf, marittimi in difficoltà"

A lanciare l'allarme è Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil Livorno, che spiega le difficoltà dei lavoratori marittimi

Foto di repertorio

"Il numero dei medici del servizio statale Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) è altamente insufficiente a soddisfare le necessità dei lavoratori marittimi, che di conseguenza sono sempre più costretti a rivolgersi o alla sanità pubblica classica (con tempi di attesa incompatibili con le loro necessità) o alla sanità privata (con evidenti conseguenze negative dal punto di vista economico): tutto ciò è inaccettabile".

Lo dichiara Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil Livorno.

"Quella dei medici della sanità marittima - prosegue Gucciardo - è un’emergenza nazionale che pesa tantissimo sul territorio livornese. I medici dell’Usmaf “generici” (quelli ai quali si devono ad esempio rivolgere i marittimi per la richiesta di un certificato di malattia o per la cura di patologie generiche) a disposizione in tutta la provincia di Livorno sono soltanto due: uno a Livorno e un altro a Portoferraio. Un numero altamente insufficiente a soddisfare le necessità delle centinaia di lavoratori marittimi del territorio".

"Le cose vanno molto peggio se guardiamo ai medici Usmaf “specialisti” - aggiunge Gucciardo - (cardiologi, oculisti, ecc.): in tutto il territorio livornese non ce n’è nessuno. Tutto ciò ha ripercussione anche sui tempi necessari per effettuare le visite specialistiche propedeutiche per chiedere il rinnovo della certificazione obbligatoria biennale per confermare l’idoneità al lavoro. La conseguenza è che il lavoratore marittimo deve rivolgersi o alle strutture generiche del servizio pubblico (con i purtroppo famosi tempi di attesa estremamente lunghi) oppure alle strutture private".

"Auspichiamo pertanto che i vertici dell’Usmaf intervengano quanto prima per cercare di risolvere una situazione che sta diventando sempre più critica", conclude Gucciardo.