Lavoro

"Meno cereali, ma resa qualitativa molto buona"

E' il primo bilancio della campagna cerealicola 2021 di Terre dell'Etruria. Il responsabile Brunetti: "Investire in qualità e percorsi sostenibili"

Un’annata agrodolce, potrebbe essere riassunta così la campagna cerealicola 2021 vissuta da Terre dell’Etruria, cooperativa con sede a Donoratico forte di 16 centri di stoccaggio dislocati tra le province di Pisa, Livorno, Grosseto e Siena, oltre mille soci conferitori di cereale e volumi di prodotto conferito che si aggirano attorno alle 44mila tonnellate.

Le rese produttive hanno infatti registrato quantità più basse rispetto allo scorso anno, a fronte però di un’elevata qualità del prodotto. Anche i segnali sul fronte dei prezzi sono stati incoraggianti, come indicato dalle buone quotazioni iniziali e da oscillazioni di mercato che, pur segnate da caratteri internazionali, sembrano orientate verso un aumento delle quotazioni per i frumenti proteici di alta qualità. 

“L’annata non è partita bene. – ha sottolineato Luca Brunetti, divisione cereali Terre dell’Etruria - A causa delle piogge persistenti molte semine sono state posticipate soprattutto nell’area pisana, storicamente ad alta vocazione cerealicola. Ad ogni modo, se le rese per ettaro e le quantità stoccate sono risultate inferiori rispetto al 2020, a trebbiatura quasi conclusa è comunque possibile registrare un ottimo riscontro qualitativo”.

“La via da seguire – ha concluso Brunetti – è quella di investire in qualità e percorsi sostenibili, e questo sia per il consumatore che per il produttore. Terre dell’Etruria ha tutte le caratteristiche per supportare in tal senso i propri soci: al riguardo stiamo cercando di potenziare il nostro radicamento nel senese, guardando con grande interesse anche alle potenzialità dell’area fiorentina”.