L’amministrazione comunale di Montescudaio nei giorni scorsi ha incontrato il Comitato Cittadinanza attiva CAM. L’incontro ha consentito di verificare lo stato dell’arte della controversa questione che riguarda il nuovo depuratore. Durante l’incontro è stato fatto il punto sullo stato di realizzazione del progetto di impianto.
"L'amministrazione comunale è sempre disponibile a coltivare un dialogo con il Comitato per fornire collaborazione nel percorso che vorrà intraprendere. - si legge in una nota - Gli approfondimenti portati all’attenzione dell’incontro per avere a disposizione un quadro completo della situazione, al fine dell’eventuale adozione dei provvedimenti di competenza tra i quali anche l’incarico ad un legale, hanno consentito di accertare che l’iter realizzativo è oggi piuttosto avanti. Il gestore idrico Asa ha provveduto ad affidare la progettazione esecutiva e i lavori con una procedura di affidamento unitario conclusa nel 2023, tanto che si avvicina l’avvio dei lavori per la costruzione dell’impianto".
"Pur convenendo sulla necessità di realizzare un impianto di depurazione, come amministrazione comunale abbiamo sempre contestato la scelta dell’ubicazione in zona campo sportivo e criticato il percorso che era stato intrapreso, reputando questa scelta impattante per Montescudaio, il paese inserito tra i Borghi più belli d’Italia e con un importante appeal turistico. Durante la campagna elettorale la nostra lista Montescudaio di Tutti, infatti, ha sempre sostenuto che avrebbe posto in essere tutti gli atti giuridici e istituzionali possibili e necessari per contrastare questa decisione, nel rispetto comunque dei modi e termini consentiti dalla legge. E così è stato dopo la vittoria elettorale dello scorso Giugno", hanno evidenziato dall'Amministrazione.
"Subito dopo l’insediamento, come giunta comunale abbiamo chiesto a Asa Spa di sospendere il procedimento per consentire di valutare ogni possibile iniziativa: Asa ha acconsentito una dilazione delle tempistiche, impegnandosi ad iniziare, in prima battuta, i lavori di costruzione del depuratore di Guardistallo. Ricordiamo che la paternità della costruzione del depuratore nel luogo contestato è della precedente amministrazione che, nel 2019, scelse di realizzare l’impianto di depurazione in località campo sportivo diversamente da quanto previsto da tutte le precedenti amministrazioni che lo avevano individuato in località La Villa, ritenendo più idoneo un terreno collocato in prossimità del campo sportivo anche per la possibilità di riutilizzo delle acque depurate per l’uso irriguo del campo stesso, approvando contestualmente la bozza di protocollo d’intesa tra Comune e Asa spa per la sua realizzazione. Da qui, nacque il forte dissenso popolare con la costituzione del Comitato CAM. L’amministrazione comunale - ha concluso - pur ritenendo non condivisibile il luogo per la costruzione del depuratore, si trova obbligata a dover dar seguito a quelle scelte frutto di un percorso intrapreso prima del nostro insediamento nel Giugno scorso".