Politica

Cecina zona rossa, dubbi sulla reale necessità

La coordinatrice FdI Merli: "Grave se il sindaco si fosse precipitato a chiedere il prolungamento della zona rossa in base a dati non validati"

Persone con la mascherina (Foto di archivio)

"Con questi dati, siamo proprio sicuri che la zona rossa fosse necessaria?", se lo domanda Mirta Merli coordinatore comunale Fratelli d’Italia a Cecina.

"Sarebbe grave - ha aggiunto - se il sindaco si fosse precipitato a chiedere il prolungamento della zona rossa basandosi su dati non validati, e ancora più grave se la regione Toscana l’avesse concessa senza fare alcuna verifica con i dati reali della Usl. Una zona rossa per una città non è come una quarantena per un singolo cittadino. In una città in zona rossa i disagi per le famiglie aumentano, specie per quelle con figli che seguono le didattica a distanza, e aumentano anche quelli per le imprese, molte delle quali sono in sofferenza ormai da un anno. E’ difficile, per chi ha entrate sicure, capire l’ansia che generano le scadenze indifferibili per un ristoratore, per un agente di viaggio, per un piccolo imprenditore".

"Sarebbe grave se si aumentassero disagi non per il pericolo della malattia, che c’è ed è reale, ma solo per amore di protagonismo o di sceneggiate che sarebbe meglio lasciare al governatore campano", ha concluso.