Cultura

Un'attrice per ricordare l'eccidio

Performance di Elisabetta Salvadori al Teatro de Filippo sull’eccidio di Stazzema per le classi terze delle scuole medie di Cecina e di Bibbona

Un momento dell'incontro

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cecina, è stata organizzata dalla stessa scuola media Galileo Galilei di Cecina. “L’evento - spiega la dirigente scolastica Norma Biasci - è collegato alla prossima celebrazione della Liberazione del 25 aprile e si inserisce nel programma di terza quale valido approfondimento del programma di storia".

La suggestiva performance dell’attrice Elisabetta Salvatori è stata presentata in versione ridotta nella festa al Quirinale per la celebrazione del 70esimo della Liberazione e trasmessa dalla Rai. “Come docenti ci interessa far conoscere ai ragazzi quanto accaduto perché in futuro non si ripetano drammi come questi”.

“Abbiamo offerto volentieri il teatro De Filippo - ha dichiarato l’assessore all’istruzione Giovanni Salvini - per accogliere uno spettacolo che può aiutare i ragazzi a capire le vicende della nostra storia e lavorare per costruire un mondo migliore e più giusto”.

“La legge del dicembre del 2000 che istituisce il Parco Nazionale della Pace a S. Anna di Stazzema - ha proseguito Salvini - ha lo scopo di promuovere iniziative culturali volte al mantenimento della pace e alla collaborazione dei popoli per costruire un futuro anche sulle memorie tragiche del passato. A questo proposito l’Amministrazione comunale ha intenzione di intitolare un’area pubblica proprio a memoria dell’eccidio e alla promozione dei valori della pace e della concordia”.

A Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo in Italia ad opera dei tedeschi e di qualche collaborazionista fascista. In quel triste giorno furono uccise 560 persone, fra di esse vi erano anche molti bambini, donne e anziani. Elisabetta Salvatori, per realizzare quest’opera, ha ascoltato i racconti di quei pochissimi sopravvissuti, le testimonianze dirette di coloro che, ancora piccoli, vissero quel tragico giorno.