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“Un modello diverso di accoglienza è possibile“

Dal Comune di Cecina la risposta al consigliere regionale Torselli in merito alla partecipazione di Mimmo Lucano al meeting per l’accoglienza

Foto dì repertorio

Il sindaco di Cecina Samuele Lippi e l’assessore alla Cultura, Urbanistica e Salute Domenico Di Pietro hanno risposto alla polemica del consigliere regionale Torselli in merito alla partecipazione di Mimmo Lucano al Meeting Anti – razzista di Cecina.

“Il responsabile della giustizia di Fratelli D'Italia l'onorevole Delmastro ha dichiarato, non più tardi di un mese fa esponendo le posizioni del partito sui referendum giustizia, che una sentenza di primo grado non dovrebbe comportare sanzioni per il condannato, si è innocenti fino a condanna definitiva. Nella stessa direzione va la proposta di Fratelli d'Italia per la modifiche della legge Severino, per evitare il rischio che una sentenza di primo grado faccia decadere automaticamente il sindaco, decapitando così un'Amministrazione. Questo principio evidentemente non è applicabile a Mimmo Lucano, che non solo ha visto terminare la propria esperienza di sindaco in conseguenza delle vicende giudiziarie, ma che addirittura non dovrebbe nemmeno parlare in un intervento pubblico. Fare il sindaco da condannato in primo grado, superando la legge Severino si, ma guai a parlare in pubblico. Perché Mimmo Lucano non deve parlare in pubblico? E' semplice, perché il modello Riace toglie argomenti alla destra che fa dell'immigrazione e delle frontiere bandiera ideologica”, hanno commentato in una nota.

“Il modello Riace ha mostrato come possa essere coniugata l'accoglienza con lo sviluppo economico e sociale della comunità. Se vi sono stati errori o forzature delle disposizioni normative lo stabiliranno i giudici al termine di tutti i gradi di giudizio, ma - hanno concluso - nulla tolgono alle indicazioni politiche che Riace e Mimmo Lucano hanno gridato a tutto il mondo: un modello diverso di accoglienza è possibile”.