Cronaca

Sventa la truffa dello specchietto, due denunce

Grazie a un carabiniere libero dal servizio è stato possibile rintracciare i due giovani che avevano provato a truffare un anzione

Foto di repertorio

Un militare dell’Arma, libero dal servizio, ha sventato la truffa dello specchietto. È accaduto a Cecina dove un carabiniere effettivo alla Stazione di Rosignano Solvay, mentre si trovava libero dal servizio con la famiglia, ha permesso di identificare e denunciare in stato di libertà una coppia di 28 e 24 anni impedendo che un anziano cadesse vittima di un raggiro.

Il militare stava transitando a piedi in via Circonvallazione, quando ha notato un’autovettura Alfa Romeo che si era affiancata ad un’altra, condotta da un 72enne del luogo, impegnato nella manovra di parcheggio. Dall’Alfa è sceso un giovane che si è avvicinato all’anziano facendogli notare che la propria auto aveva un danno allo specchietto addossandogliene la responsabilità in quanto, a suo dire, poco prima, lo avrebbe urtato. 

Il militare, conoscendo per motivi di servizio quella tecnica di raggiro comunemente nota come truffa dello specchietto, ha allertato immediatamente la centrale operativa dell’Arma di Cecina comunicando il numero di targa dell’auto e si è prontamente avvicinato all’anziano che stava per consegnare al giovane una somma in denaro. Il Carabiniere si è quindi qualificato chiedendo spiegazioni su quanto stava accadendo e, rivolgendosi al ragazzo, gli ha chiesto i documenti. Quest’ultimo, con il pretesto di recuperarli a bordo dell’auto, su cui era rimasta la complice, si è posto alla guida ed è partito a forte velocità incurante del fatto che davanti l’auto si fosse posizionato il militare, il quale, grazie alla prontezza di riflessi, l’ha schivata.

Sebbene non abbia potuto impedire che i due si allontanassero, il provvidenziale intervento del Carabiniere ha consentito di evitare che si consumasse una truffa e le informazioni da lui raccolte sono state sufficienti per i colleghi di Cecina per svolgere accertamenti che hanno rapidamente portato all’identificazione dei due giovani, entrambi gravati da precedenti per reati contro il patrimonio, e di denunciarli all’autorità giudiziaria labronica a cui dovranno rispondere di tentata truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale in concorso.