Cultura

Sette artisti in mostra al Comune Vecchio

L'esposizione, che verrà inaugurata sabato 8 aprile, si intitola "L'oggetto quotidiano" ed è organizzata dal Centro Arti Visive

Uno specchio, delle posate, un telefono, un ombrello, delle scarpe, uno zerbino e un copri-water possono diventare un’opera d’arte? Secondo la mostra L'oggetto quotidiano che verrà inaugurata sabato 8 aprile al Centro di Formazione Arti Visive del Comune Vecchio, decisamente sì.

La rassegna, organizzata con il patrocinio del Comune dallo stesso centro in collaborazione con la cooperativa Il Cosmo e l'associazione LavorareCamminare, espone le opere di sette artisti i quali hanno scelto un oggetto comune, un elemento ordinario della propria vita, comune a tutti gli uomini, ed intorno ad esso hanno lavorato con i propri strumenti tecnici e linguistici, elaborandolo profondamente e rifondandolo infine come un vero oggetto artistico, tale cioè da accogliere e conservare sia la propria realtà oggettiva sia una imprevista ed imprevedibile dimensione estetica.

Manlio Allegri ha “elaborato” lo specchio, Sergio Cantini le posate, Fabrizio Giorgi il telefono cellulare, I Santini Del Prete hanno interpretato l’ombrello, Piero Mochi le scarpe, Paolo Netto lo zerbino, Bruno Sullo il copri-water. 

La mostra sarà aperta fino al 23 aprile, dalle 17,30 alle 19,30 dal martedì alla domenica. L’inaugurazione è fissata per sabato 8 aprile alle 18 con una performance de I Santini del Prete Dancin’in the rain, coreografia di “Arte Danza” di Francesca Franchi. Domenica 23 aprile alle 18.30, in concomitanza con la chiusura della mostra è stata prevista la performance di Bruno Sullo: Arte.