Politica

Park Tutor, l'opinione di Fratelli d'Italia

Il presidente della sezione Bassa Val di Cecina Massimiliano Rugo ritiene che siano stati dei poco geniali esperimenti fatti con i soldi dei cittadini

Massimiliano Rugo

"Viene definito progetto innovativo capace di monitorare gli stalli dedicati ai portatori di handicap e ancora in grado di stanare i furbetti della sosta con l'aiuto della tecnologia, del Park Tutor in questi ultimi due anni è stato detto di tutto e di più ma non ancora quanto ci costa, siano questi fondi della comunità europea oppure no sempre di soldi dei cittadini si tratta e quindi bisogna averne rispetto, ovviamente con la massima trasparenza". Così il presidente della sezione della Bassa Val di Cecina di Fratelli d'Italia Massimiliano Rugo si esprime in merito al progetto dei park tutor e pone l'attenzione su una considerazione: "Si disquisisce sulla mancanza del software che mancherebbe in alcuni comuni che si sono prestati alla sperimentazione, tra i quali quello di Cecina, ma non si disquisisce minimamente sulla funzionalità e sulla concretezza di questo esperimento che ha tutta l'aria di essere l'ennesima cantonata presa da amministrazioni ingenue, o volutamente tali".

Secondo Rugo: "Prima di ogni valutazione in merito al progetto le amministrazioni locali, molto probabilmente, non si sono neanche curate di fare una banale ricerca su internet per verificare la concretezza di tanta innovazione. Ve lo offriamo noi un progetto innovativo meritevole di sperimentazione (non a carico dei cittadini ovviamente) - annuncia il presidente di FdI -: un dispositivo tecnologico che impedisca ai furbetti del contrassegno di utilizzarlo impropriamente, abbinando allo stesso contrassegno un dispositivo economico che cambia di colore quando il titolare dello stesso non è salito a bordo del veicolo posizionato in sosta nell'apposito stallo. Un dispositivo che aggancia il ponte radio della rete telefonica abbinato al telefono dell'invalido e ad una App a disposizione della Polizia Municipale di tutta Italia. Le buone idee non costano nulla e non richiedono ne software ne centrali operative".