Politica

Parità di genere, mozione di Forza Italia

"Come esponenti della politica locale, ci stiamo battendo da sempre per porre l’accento su questo enorme problema. Partiamo dalle autonomie locali"

Chiara Tenerini

Forza Italia ha annunciato una mozione sulla Parità di Genere quale obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).  

"Come esponenti della politica locale, ci stiamo battendo da sempre per porre l’accento su questo enorme problema che si può combattere anche partendo dalle autonomie locali, per questo, dopo la mozione il bilancio di genere e altre in tal senso, ieri abbiamo presentato una mozione sulla parità di genere come obiettivo del Pnrr al Comune di Cecina", hanno fatto sapere Chiara Tenerini Coordinatore provinciale Livorno, Roberta Naldini Coordinatore provinciale Azzurro Donna e Elisa Amato Coordinatore comunale Livorno del partito.

L'intenzione è di presentare la stessa richiesta negli altri Comuni della provincia di Livorno.

"I dati ufficiali, stilati dal Global Gender Gap Index del World Economic Forum, fanno rabbrividire: in Italia il divario di Genere è ancora troppo ampio in tutti i campi, dalla vita sociale all’economia, alle opportunità, istruzione, salute etc. - hanno spiegato - Leggere l’enorme disparità ancora esistente tra uomo e donna nel nostro paese, ci fa sentire immobili al primo dopoguerra. L’uguaglianza sostanziale e la rimozione di tutti gli ostacoli per raggiungerla, che la nostra Costituzione ha posto ovviamente tra i principi fondanti e fondamentali del nostro paese, necessari per una giusta equità sociale e indispensabile per la completa espressione delle libertà umane, nel nostro paese è ancora purtroppo solo un miraggio".

"Favorire la formazione - hanno aggiunto - per contrastare anche il divario retributivo che ancora inspiegabilmente esiste tra uomo e donna. È indispensabile tra l’altro, potenziare le infrastrutture dei servizi sociali locali destinati a migliorare l’occupazione femminile e il reinserimento lavorativo di donne in estremo disagio sociale, anche perché l’impatto della pandemia, secondo il Segretario Generale dell’Onu, aggraverà questa disparità. Le ricadute specifiche per il semplice fatto di essere donne, potrebbero essere pesanti in l’ambito economico, occupazionale, sanitario, il lavoro non retribuito di assistenza e cura alla persona, la violenza di genere e i contesti di fragilità e conflitto".