Politica

"No ipocrisie, incentivi a commercio e artigiani"

L'appello del sindaco di Cecina Lippi dopo che il Parlamento ha detto no al rinnovo della cedolare secca per il 2020:"Favorire le imprese"

Il sindaco di Cecina Samuele Lippi

La commissione bilancio al Senato ha deciso di non rinnovare la cedolare secca per i negozi per il 2020.

"È una incomprensibile posizione ottocentesca che avrà come unico risultato quello di cancellare uno dei pochi incentivi che favorivano l'immissione dei fondi sfitti sul mercato", ha tuonato il sindaco di Cecina Samuele Lippi.

"In mancanza della cedolare secca infatti i proprietari sono soggetti a tutta una serie di imposte che accrescono enormemente i costi di un affitto, per non parlare del rischio morosità. In questo modo avremo più fondi più sfitti, più degrado, meno economia che gira.

Il mio appello a chi siede in Parlamento è di attivarsi in difesa di questo incentivo per il commercio e l'artigianato lasciando da parte ipocrisie che invece li danneggiano. Quello che serve oggi è un nuovo equocanone che tuteli diritti del proprietario e favorisca le imprese commerciali in un contesto di concorrenza alterata dal mercato elettronico e che di conseguenza degrada i centri e le periferie urbane svuotandoli".