Cronaca

Le spiagge cecinesi non sono Copacabana

La polizia ha multato quattro agenzie che in due anni hanno aiutato circa duecento brasiliani ad ottenere la cittadinanza italiana

Nei giorni scorsi la polizia di stato ha fatto scattare il blitz in quattro abitazioni, dove tre brasiliani e un cecinese svolgevano via internet pratiche conto terzi per l'ottenimento della cittadinanza italiana.

Pratiche che dal 2016 ad oggi avrebbero portato circa duecento brasiliani ad ottenere prima la residenza a Cecina e poi la cittadinanza italiana, rivendicando presunti antenati originari del vecchio stivale. Un flusso piuttosto anomalo, secondo la polizia, che ha voluto vederci chiaro.

Le sanzioni sono scattate perché tre delle agenzie si spacciavano per tali senza avere alcuna licenza. Mentre la quarta, per quanto registrata, veniva amministrata senza tariffe chiare e senza aggiornamento dei registri contabili.

In tutto la polizia ha rilevato 41 violazioni delle normative che regolano il settore, per sanzioni complessive di 15mila euro da saldare in sessanta giorni.