Più di dieci i pullman controllati dalla Polizia stradale in provincia di Livorno negli ultimi giorni, ma a Cecina è emerso qualcosa di singolare.
L’autista, che doveva portare i bimbi e gli insegnanti di una prima elementare di Cecina in visita allo stabilimento della Solvay, non aveva con sé la carta di circolazione e l’assicurazione. Non era neppure in grado di dimostrare di essere un dipendente della ditta che aveva fornito il bus.
In più il mezzo lasciava a desiderare, poiché gli agenti hanno rilevato cinque cinture di sicurezza difettose e tre fari rotti, oltre alla perdita di olio dal motore e l’assenza del martelletto frangi vetri. Insomma, in quelle condizioni non si poteva partire.
"Il bus noleggiato non era sicuro" - hanno spiegato dalla Polizia.
"Sulla sicurezza delle gite scolastiche non si scherza e perciò, più di un anno fa, la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato ha sottoscritto un protocollo con il MIUR.
I bambini hanno dovuto rimandare la gita, ma i genitori sono stati contenti e hanno ringraziato i poliziotti per le premure usate verso i loro piccoli. Hanno compreso che la sicurezza sulla strada è un valore che non ha prezzo".
L’autista, un cinquantenne di Cecina, non se l’è cavata a buon mercato. Infatti, la Polstrada gli ha contestato 12 verbali, per un ammontare di oltre 1.500 euro.