Cultura

Il silenzio di Furio Cavallini

Da domenica al Centro Formazione Arti Visive del Comune di Cecina. La mostra ripercorre l'opera di oli su carta e disegni

Patrocinata dal Comune di Cecina, inaugura domenica alle 17.30 al Centro di Formazione Arti Visive la mostra “Il silenzio” di Furio Cavallini. 

In esposizione, fino al 25 novembre, inusuali dipinti ad olio su carta insieme ai disegni realizzati dall’artista scomparso sei anni fa, nell'ex manicomio di Trieste nel 1987 e raramente esposti. 

Una mostra inedita e ricchissima di numeri e di nuove suggestioni, organizzata dal direttore del Centro di Formazione Arti Visive Francesco Bozolo in collaborazione con il figlio Giovanni Cavallini e la cooperativa Il Cosmo.

“Furio Cavallini – hanno commentato il sindaco Samuele Lippi e l’assessore alla Cultura Giovanni Salvini – è uno dei più significativi ed eclettici artisti del nostro territorio. Un artista che ha vissuto a Cecina e che, in questo preciso momento storico, ha molto da dire e da trasmettere per cui siamo davvero fieri di ospitare una finestra privilegiata del suo enorme universo artistico”.

“All’interno dell’esposizione - così come hanno fatto presente Francesco Bozolo e il figlio Giovanni Cavallini – abbiamo tentato di ricostruire lo studio dell’artista con tutti i suoi oggetti tra i quali la sedia con sopra il cappotto. 

Non solo, proietteremo circa 20 minuti di video interviste ad alcune persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Un modo per farlo conoscere meglio anche ai visitatori della mostra”. 

Nato a Piombino nel 1929 (e scomparso proprio a Cecina nel 2012), Furio Cavallini è il primo di tre fratelli di una famiglia operaia che nel 1941, a causa della guerra, si trasferisce a Riparbella, paese natale del padre. Nel 1946 la famiglia ritorna a Piombino e anche Furio va a fare l’operaio metalmeccanico nella grande industria frequentando contemporaneamente l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Nel 1952 lascia la fabbrica e si trasferisce a Firenze mentre l’anno successivo va a vivere a Milano e frequenta l’Accademia di Brera partecipando alla vita culturale dell’epoca. 

Nel 1960 conosce Deanna, compagna della sua vita, con cui ha due figli. Dopo una parentesi come insegnante assistente ad un liceo artistico di Firenze, torna di nuovo a Milano dove, dal 1973 al 1977, diventa titolare della cattedra di figura disegnata al liceo artistico di Busto Arsizio. Si dedica completamente alla pittura, allestendo mostre in Italia e all’estero dal 1977. Anni in cui torna in Toscana, prima a Riparbella e poi a Cecina, dove vive ancora la famiglia. Orari di apertura della mostra: dal martedì alla domenica alle 17.30 alle 19.30.