Cultura

Il copriwater che diventa opera d'arte

Ancora due giorni per la mostra di arte contemporanea allestita presso il Comune vecchio. Chiusura con una performance di spessore

Uno specchio, delle posate, un telefono, un ombrello, delle scarpe, uno zerbino e un copri-water possono diventare un’opera artistica? Secondo Francesco Mutti, sì, quando l’oggetto acquisisce un valore che va al di là di quello assegnato, della sua funzione, del suo utilizzo, del suo produttore. 

In linea con queste considerazioni, i sette artisti in mostra hanno scelto un oggetto comune, un elemento ordinario della propria vita, comune a tutti gli uomini, ed intorno ad esso hanno lavorato con i propri strumenti tecnici e linguistici, elaborandolo profondamente e rifondandolo infine come un vero oggetto artistico, tale cioè da accogliere e conservare sia la propria realtà oggettiva sia una imprevista ed imprevedibile dimensione estetica. 

Manlio Allegri ha “elaborato” lo specchio, Sergio Cantini le posate, Fabrizio Giorgi il telefono cellulare, I Santini Del Prete hanno interpretato l’ombrello, Piero Mochi le scarpe, Paolo Netto lo zerbino, Bruno Sullo il copri-water. La mostra, resterà aperta fino a domenica 23 aprile dalle 17.30 alle 19.30, l’ultimo giorno, cioè domenica stessa, alle ore 18.30 è prevista la performance di Bruno Sullo dal titolo: Arte.