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I pozzi restano inquinati dalla trielina

Arpat ha diffuso i dati sullo stato delle acque relativi al 2015 e ai primi mesi del 2016. I livelli della sostanza sono ancora preoccupanti

Le analisi sono state condotte da Arpat

La trielina continua a rappresentare una minaccia. Lo dicono i dati diffusi da Arpat, l'agenzia regionale per l'ambiente, che mettono in evidenza situazioni critiche in alcuni pozzi dell'acquedotto a Cecina e nel comune di Montescudaio a Poggio Gagliardo.

Arpat ha rilevato, nello specifico, alti livelli di tricloroetilene (Tce) e tetracloroetilene (Pce). Il monitoraggio è del 2015, ma alcune rilevazioni diffuse online riguardano gli ultimi mesi. La quantità di sostanza nell'acqua destinata al consumo sfora la soglia di sicurezza.

A Poggio Gagliardo è stato messo a punto uno sbarramento idraulico che ha funzionato solo in parte, essendo alcuni pozzi ancora contaminati dalla sostanza, un prodotto sintetico sospettato di essere cancerogeno. Secondo Arpat anche nei pozzi di Ladronaia e del campo sportivo risultano contaminati, con percentuali paragonabili a quelle degli anni precedenti.

Un incremento delle concentrazioni medie di trielina e tetracloroetilene è risultato a San Vincenzino, nel villaggio scolastico, nel pomodorificio.