Attualità

Emozioni e diritti nel reparto Materno Infantile

Una targa in ricordo di Gianni Mazzinghi e la consegna della Carta dei diritti delle Bambine da parte di Fidapa

Una mattinata intensa di emozione e significato ha coinvolto il reparto Materno Infantile dell’ospedale di Cecina, dove si sono svolte due cerimonie che hanno messo al centro la memoria, l’impegno e l’attenzione verso i più piccoli e le loro famiglie. Da un lato è stata affissa una targa in ricordo di Gianni Mazzinghi, figura amatissima e profondamente legata al reparto; dall’altro è stata consegnata ufficialmente la Carta dei diritti delle Bambine, promossa dalla Fidapa di Cecina, nell’ottica di sensibilizzare tutta la comunità ospedaliera sul valore della tutela femminile sin dall’infanzia.

Nel corso della prima cerimonia, il direttore della UOC Pediatria-Neonatologia Cecina-Piombino-Elba, Giovanni Gaeta, ha ricordato con affetto la storia di Gianni, sottolineando quanto il suo percorso di cura abbia segnato profondamente il reparto: “Ho conosciuto Gianni quando era bambino. Una grave malattia congenita lo costringeva a periodici ricoveri e trascorreva molto tempo nella stanza che allora era il Day Hospital. Era diventato parte della nostra famiglia e ha continuato a tornare da noi anche ben oltre l’età pediatrica. Ha sempre affrontato la sua fragilità con coraggio e straordinaria dignità. Gianni non è soltanto un ricordo, ma un simbolo del legame che si crea fra chi viene curato e chi cura e questa targa ci aiuterà a ricordare ogni giorno quale sia il modo migliore di prenderci cura delle persone”.

Anche Valeria, moglie di Gianni Mazzinghi, ha portato la sua testimonianza, evidenziando la forza con cui ha vissuto le cure e il rapporto speciale con il reparto: “Gianni affrontava ogni terapia con il sorriso e trovava sempre un modo per dare coraggio ai bambini che incontrava. Questo reparto lo ha visto crescere e ha accolto anche la nascita di nostro figlio Francesco, che tutti chiamavano ‘il bimbo del bimbo di Pediatria’. Era appassionato di robot, com’era naturale per un ragazzo cresciuto negli anni Ottanta, e amava giocare con il suo cognome: il suo simbolo era Mazzinga e abbiamo voluto inserirlo nella targa proprio per rappresentare la sua energia e la sua ironia”.

La direttrice del presidio ospedaliero di Cecina, Giovanna Poliseno, ha sottolineato il valore umano di questo momento, richiamando l’attenzione sul ruolo della comunità professionale nel coltivare legami duraturi: “Gianni era un combattente con il sorriso. Situazioni come questa rappresentano al meglio i legami che, nel nostro lavoro, si creano e restano per sempre. È merito degli operatori che non si limitano a eseguire prestazioni, ma prendono davvero in carico i pazienti, costruendo relazioni indissolubili. Offriamo servizi, ma anche speranza”.

A seguire si è svolta la cerimonia dedicata alla consegna della Carta dei diritti delle Bambine, promossa dalla sezione Fidapa di Cecina, rappresentata dalla presidente Elvia Vispi, dalla past president Ornella Fabbri, dalla segretaria Lisetta Lastrucci e dalla segretaria esecutivo Arianna Veracini.La presidente ha ricordato l’importanza di questo strumento educativo: “I diritti delle bambine sono fondamentali e richiedono attenzione specifica, perché il modo di crescere e di approcciare la vita non è uguale per tutti. Abbiamo voluto donare la Carta a questo reparto perché è un luogo di educazione e di rispetto, in cui il tema va affrontato fin dalla nascita. È rivolta alle giovani mamme, alle figlie femmine, ma anche ai maschi, perché la consapevolezza dei diritti deve essere condivisa”.

Il primario della UOC Ostetricia e Ginecologia, Stefano Masoni, insieme alla direttrice della UOS Pediatria di Cecina, Manuela Fierabracci, ha ribadito l’impegno a diffondere la Carta in tutti gli ambienti del Materno Infantile: “Il nostro obiettivo – hanno sottolineato – è far conoscere la Carta in ogni spazio dell’ospedale: dai prelievi al pronto soccorso, dal nido alla Pediatria. Qui non solo nascono i bambini, ma nascono anche i genitori, che hanno un ruolo determinante nella costruzione di una cultura del rispetto e dell’uguaglianza sin dai primi giorni di vita”.

La direttrice Poliseno ha concluso ricordando che “affermare i diritti delle donne fin dalla nascita significa promuovere la piena consapevolezza, da parte di tutti, dei diritti e dei doveri che accompagnano ogni persona nella crescita. Questa Carta rappresenta uno strumento prezioso per educare, proteggere e sostenere le nuove generazioni”.